Ah, l'Orient Express: quel treno iconico che ti promette il fascino dell'epoca d'oro e la magia dei viaggi da sogno. E che cosa meglio di una vacanza su un treno lussuoso per fare un po’ di team building con le amiche? Ecco come sono finita a fare una crociera ferroviaria tra champagne e drappeggi di velluto, insieme a due amiche che… diciamo che diverse lo sono, ma non nel modo che ci si aspetterebbe.
Da un lato, io e Monalisa: vortice di risate, vestiti buttati alla rinfusa, champagne che cola dai calici come una cascata di allegria sfrenata. Dall'altro lato, lei - Babaioba - rigida come un'asta del telegrafo, seduta composta come se stesse per sostenere un esame di stato invece di essere su un treno da favola.
Mentre io e Monalisa riempiamo la cabina di profumi, creme cosmetiche sparse ovunque, reggiseni gettati qui e là come bandiere di una rivoluzione femminile, Babaioba si aggira con l'espressione di chi sta per essere processata da un tribunale internazionale. Rifiuta persino di provare la mia nuovissima crema al caviale e orchidea -
Monalisa le lancia frecciate che lei incassa con la rigidità di un soldatino di piombo. "Dai Baba, mollati un po'!", e lei replica con un sorrisetto così tirato che scommetto potrebbe tagliare il cristallo dei finestrini.
Povera Baba. Ha sbagliato treno, secolo, compagnia di viaggio. Meglio sarebbe stato per lei un viaggio in prima classe verso un convegno di commercialisti, non certo questo vagone pieno di vita, risate e spensieratezza.
io, una creatura a metà tra una giraffa da circo e un pazzoide alle prese con una tavolozza di colori acidi. Tra una risata e un'altra, sono riuscita a far sembrare il vagone ristorante un set di Moulin Rouge – champagne che vola, risate che rimbalzano e il nostro tavolo che sembrava un mix tra un incontro di speed dating e una riunione di santone di Instagram. Il divertimento era garantito, insomma.
Poi c'è lei. La nostra eroina della serietà . Quella che sta cercando di interpretare il codice segreto della “Vacanza Orient Express” e si sforza di capire dove “sta il senso di tutto ciò” mentre rifiuta ogni invito a partecipare agli aperitivi serali (probabilmente ha un'agenda fitta di appuntamenti di lavoro, o forse sta solo cercando un motivo per non parlare con me). La vedo rannicchiata nella sua cuccetta, come un topino che si nasconde in un angolo, mentre il resto della carovana di pazzi festeggia con luminose effusioni di champagne e segreti condivisi.
La cosa più ironica? Ha deciso che non le piace nemmeno l'idea di scambiare reggiseni. Un po' perché è convinta che il suo soutien-gorge sia "perfetto così com’è", un po' perché evidentemente crede che il nostro gioco di "scambio segreto" sia una via diretta per il caos e l'anarchia totale. Insomma, sembra che temesse che da un momento all'altro potessimo fare un colpo di stato sul treno e nominarla Regina della Moralità .
La sua espressione era da manuale del “non so come sono finita qui” mentre noi, io in primis, ci scambiavamo storie assurde e sguardi complici come se fossimo in una riunione di supporto per l'arte della pazza. Invece lei, armata di agendina, appunti e un’indifferenza glaciale, sembrava più adatta a un seminario sulle “norme sociali di comportamento nei luoghi di alta classe” che a una festa tra amiche su un treno lussuoso.
Oh, e le riunioni serali? Ah, quelle. Giusto per chiarire: in genere non ci si aspetta che la gente stia lì, seduta come se fosse all’ultima riunione di corporate ethics, facendo domande tipo "E cosa dice il protocollo quando si alza il bicchiere per brindare?"... Non che l’abbia mai chiesto, eh. Ma la sua faccia diceva tutto. E comunque, niente champagne per te, cara.
Io ridanciana, e pronta a trasformare ogni momento in un film di Tarantino, solo con più glitter e champagne. Ogni angolo del treno era un’occasione per una foto, una risata, un’ilarità assoluta. Il treno era il nostro palcoscenico, e noi due eravamo le stelle.
Lei, l’eroina della serietà . Quella che probabilmente pensa che "vacanza" significhi una settimana in un centro benessere per fare yoga e leggere libri su "Come Essere Un Gattino Composto e Silenzioso". Vabbè, io ci ho provato a farle entrare nello spirito del viaggio. Iniziamo con un gesto che avevo pensato fosse un atto di sublime generosità : le mie creme di bellezza. Credevo che un po' di cura per il viso e spalmarle insieme fosse il minimo per un’esperienza di lusso come questa, no?
E invece, rifiuto secco. Non solo: ha pure osato dire che non si fida delle mie azioni. Sì, avete letto bene. "Non mi fido di te", ha detto, con quella faccia da "professoressa di matematica che ha appena scoperto che un allievo ha copiato". Cioè, davvero?! Le avevo solo proposto una cremina per il viso che, secondo me, sarebbe stata il massimo per il suo piccolo rientro nel mondo dei vivi. Ma niente. La sua risposta è stata un gelido, tagliente, inappellabile: “No, grazie. Non sono sicura di dove tu abbia preso queste cose. La mia pelle è particolare."
Mi sono sentita come se avessi appena cercato di farle assaporare un cibo alieno,un veleno… con il mio amore per la bellezza ridotto a un affronto.
E così, mi sono ritrovata a guardare la bottiglia di siero viso, con la boccuccia all’ingiù e una sensazione di fallimento cosmico. L’ho persino messa nel cassetto, pensando che sarebbe stato più sicuro se non avesse mai visto la luce del giorno. Come se avessi offerto l'elisir dell'immortalità e lei avesse risposto con "Preferisco morire giovane, grazie."
Ma il meglio è che lei se ne stava lì, a fissare il suo specchio, mentre io stavo cercando di ingurgitare il mio "dolore" tra un sorso di champagne e un'altra risata . Sì, perché una persona seria e spigolosa come lei è proprio il tipo di compagna ideale per un viaggio su un treno di lusso, dove l'unica regola è "nessuna regola".
Alla fine, tra un cocktail e un’altro, il mio obiettivo è stato chiaro: tirarla fuori dalla sua tana di serietà e mostrarle che un po' di caos non ha mai fatto male a nessuno. Non sono riuscita a farle scambiare i reggiseni, ma mi sono fatta una promessa: la prossima volta, io e l'Orient Express andiamo da sole. ✨