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sabato 9 luglio 2016
venerdì 8 luglio 2016
Accademia di Santa Cecilia: a Roma David Garrett (21 Luglio)
David Garrett, il ‘violinista del diavolo’…Il suo portamento rock’n’roll si unisce a una tecnica spietata e ad una notevole interpretazione
Per la sua esibizione a Roma David Garrett, riconosciuta ed affascinante “super star” del concertismo internazionale, sarà interprete del Concerto per violino di Čajkovskij e della Carmen Suite di Bizet. Ad ogni concerto Garrett e il suo violino Stradivari entusiasmano le platee di tutto il mondo, grazie a coinvolgenti ed emozionati interpretazioni, ad una straordinaria abilità tecnica e a suggestive esecuzioni virtuosistiche di brani rock, oltre che di classici per violino. Sul podio dell’ Orchestra di Santa Cecilia ci sarà una donna, Alondra de la Parra, giovane musicista nata a New York da genitori messicani, attuale direttrice musicale dell’australiana Queensland Symphony Orchestra.
QUANDO: Giovedì 21 Luglio 2016, ore 21.00
DOVE: LA CAVEA – Auditorium Parco della Musica, Viale De Coubertin, 00196 Roma
giovedì 7 luglio 2016
IL 7 LUGLIO 1901, NACQUE L’ATTORE E REGISTA VITTORIO DE SICA
Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica (Sora, 7 luglio 1901 – Neuilly-sur-Seine, 13 novembre 1974)
mercoledì 6 luglio 2016
"Forse le cose stanno esattamente così: quelli che vale la pena di amare veramente sono quelli che ti rendono estraneo a te stesso. Quelli che riescono a estirparti dal tuo habitat e dal tuo viaggio, e ti trapiantano in un altro ecosistema, riuscendo a tenerti in vita in quella giungla che non conosci e dove certamente moriresti se non fosse che loro sono lì e ti insegnano i passi i gesti e le parole: e tu, contro ogni previsione, sei in grado di ripeterli". (John Fante, Chiedi alla polvere)
martedì 5 luglio 2016
lunedì 4 luglio 2016
La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones
Barcellona, XIV secolo. Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Amau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". All'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni
I 40 ANNI DI "BAR SPORT" E DELLA LUISONA
Compie 40 anni il libro di Stefano Benni che ha descritto come nessuno le atmosfere del Bar Sport. E la Luisona? Lo scrittore mostra la mitica pasta in un video sulla sua pagina Facebook.
la Luisona https://www.facebook.com/LupoBenni/videos/1082821205089650/
"Al bar Sport non si mangia quasi mai. C'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: «La meringa è un po' sciupata, oggi. Sarà il caldo». Oppure: «È ora di dar la polvere al krapfen». Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva. Subito nel bar si sparse la voce: «Hanno mangiato la Luisona!». La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo. Nessuno lo toccò, perché il suo gesto malvagio conteneva già in sé la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un'ora dopo, nella toilette di un autogrill di Modena, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata".
[Stefano Benni, Bar Sport, Mondadori, 1979]
la Luisona https://www.facebook.com/LupoBenni/videos/1082821205089650/
"Al bar Sport non si mangia quasi mai. C'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: «La meringa è un po' sciupata, oggi. Sarà il caldo». Oppure: «È ora di dar la polvere al krapfen». Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva. Subito nel bar si sparse la voce: «Hanno mangiato la Luisona!». La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo. Nessuno lo toccò, perché il suo gesto malvagio conteneva già in sé la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un'ora dopo, nella toilette di un autogrill di Modena, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata".
[Stefano Benni, Bar Sport, Mondadori, 1979]
domenica 3 luglio 2016
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