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martedì 15 settembre 2015
Eccola, tutta gocciolante: ride. Ora esce dall’acqua come una moderna Afrodite, come la personificazione di una felicità che potrebbe durare per sempre, per tutti. Piastrelle colorate, cannucce, ombrelloni di tela, pezzi di plastica e vetro, stoffa e metallo, cuoio e carta, perspex e propilene, acciaio inox e calcestruzzo che, se posizionati in una certa angolazione rispetto alla luce del tempo, si trasformerebbero in schegge di specchio capaci di rifrangere minuscole porzioni di un Paese che in realtà non c’è mai stato, ma che avrebbe potuto esserci: un Paese più felice, più ricco, più coraggioso e spensierato. (da: Leonardo Colombati, "1960", Mondadori, Milano 2014)
lunedì 14 settembre 2015
domenica 13 settembre 2015
post del 24/10/2010 ENTRA NEL BRANCO, ENTRA NELLA SOLITUDINE
Perché il sesso è diventato tanto importante? Voglio dire, come mai, al giorno d'oggi, non si fa altro che pubblicizzarlo, propagandarlo e difenderlo a spada tratta come se fosse qualcosa che ci permette di affermarci come individui?
Ancora una volta sono costretta ad andare controtendenza.
Trovo che il sesso sia un eccellente strumento di manipolazione mediatica.
Veniamo quasi costretti a pensare che farlo spesso, con diversi partner e magari in modi "creativi" sia normale, invidiabile e necessario. In realtà non è il sesso che muove i fili ma il denaro; infatti è così che molte aziende possono lavorare! Gli psicologi al primo posto, le farmacie, e tutti i produttori di qualcosa da abbinare facilmente ad una sollecitazione sessuale O A PERFORMANCE DA DIO.
Nessuno è disposto ad ammetterlo, ma tutti noi, in fondo in fondo, siamo SOLO alla ricerca dell'amore che dura per sempre, perché è per questo che siamo "programmati".
Basta guardarsi intorno per vedere come stanno le cose: squallore assoluto motivato da assurde giustificazioni ripetute così tante volte da risultare convincenti per quasi tutti.
Questo mondo inneggia ai BACCANALI, in ogni forma, e decreta il "successo" di un individuo in base al numero di conoscenze che possiede. Facebook, le chat sono l'esasperazione di questo concetto. Spesso vedo persone che si circondano di "amici" con i quali non hanno nulla in comune, se non la paura di rimanere soli con se stessi.
Eppure la vera solitudine non deriva dall'essere soli fisicamente o virtualmente, ma dall'impossibilità di comunicare a chi abbiamo vicino i nostri pensieri .
Personalmente DIFFICILMENTE mi sento sola perche' amo profondamente la mia individualita', la mia solitudine e non cerco mai approvazione dagli altri per trovare un'identificazione.
Non amo i branchi..non amo le omologazioni.
vvbfra
vvbfra
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