Psicologia delle masse e analisi dell’io
L’ “anima della massa” con cui i singoli membri si identificano senza esitare è da una parte infinitamente più elementare e passionale, dall’ altra considerevolmente più stupida ed incline alle illusioni.
Gli individui tanto perdono in autonomia ed iniziativa intellettuale quanto in equilibrio e libero discernimento, acquistando in cambio un sentimento forza che deriva loro dall’essere parte di un tutto rassicurante e coerente.
Non la coscienza orienta le masse, ma l’inconscio. Nella folla hanno modo di emergere istinti che altrimenti sarebbero controllati. Altra caratteristica è di essere diversa dalla somma degli individui. Centrale è il concetto di suggestione, intesa come meccanismo capace di far saltare i meccanismi inibitori. La suggestione, all’epoca, veniva usata come strumento terapeutico capace di abbassare il livello di coscienza, facendo emergere aspetti primitivi.
Nella massa compaiono caratteristiche nuove: le acquisizioni e le caratteristiche individuali spariscono e scompare anche il modo di essere specifico del soggetto. la sovrastruttura psichica viene indebolita e l’inconscio viene reso operante.
l’individuo in massa acquista, per il solo fatto del numero, un sentimento di potenza invincibile. Ciò gli permette di cedere ad istinti che, se fosse rimasto solo, avrebbe necessariamente tenuto a freno.... “il senso di responsabilità scompare del tutto”; nella massa all’individuo è possibile sbarazzarsi delle rimozioni dei propri moti pulsioni inconsci.
Il meccanismo del “contagio”si basa sulla suggestionabilità,
l’ uomo perso nella massa, regredisce e “l’ anima della massa” va a coincidere con quella dei primitivi.
Ogni qualvolta che si trovano riuniti in un dato numero, gli esseri viventi si spingono istintivamente sotto l’autorità di un capo.
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