..perdonatemi di essere romana e cosi vicina a Messalina.
Moglie sedicenne dell’imperatore Claudio, di 20 maggiore, da subito dimostrò una certa attitudine alle liaison extra-coniugali.
Priva di amore, schiava degli amplessi, vuota e insoddisfatta, trovò la sua strada nel vizio sfrenato. La giovane imperatrice cambiava tanti amanti quante acconciature. Non paga di ciò, padrona del cuore dell’imperatore del mondo, Messalina cominciò a perseguitare, e finanche ad eliminare, i suoi avversari con una leggerezza e disinvoltura notevoli anche per quei tempi così depravati.
Ma d’improvviso, dopo tanta carne fredda, il cuore della giovane imperatrice ricominciò a battere. Anche le fonti storiche sono concordi nell’affermare che Galio Silio fosse bellissimo e molto intelligente. Tuttavia la situazione era complicata: sposato lui, sposata lei.Con la differenza che lei era la moglie dell’imperatore di Roma. Fortuna, si fa per dire, volle che Claudio non vedeva e non sentiva. Messalina svaligiò la corte imperiale per colmare di doni e onore il suo amante, che stranamente aveva restituito un po’ di senno alla sua vita sbandata.
I meravigliosi giardini del Pincio (dove oggi sorge Villa Borghese) furono motivo di sangue. Volendosene impossessare, e ricevendo una risposta negativa dal proprietario – Valerio Asiatico - che non intendeva ottemperare ai capricci dell’imperatrice,Messalina fece credere al marito babbeo di essere vittima di una congiura ordita proprio da costui. La vicenda terminò con il suicidio coatto del gentiluomo.
Domanda: può un’imperatrice non riconoscere solennemente il proprio amore? Una donna ambiziosa e corrotta può rinunciare alla propria ragione di vita? Messalina fu capace di escogitare un piano diabolico per riuscire a sposare Silio e vivere con lui nella villa del Pincio. Giocò sul punto debole dell’imperatore: lo spauracchio della superstizione. Disse a Claudio di aver sognato se stessa vedova. Consapevole della reazione che avrebbe avuto il marito credulone, gli raccontò anche della soluzione che aveva trovato: divorziare e sposare un altro, così da gettare la mala sorte sul nuovo consorte, e da vedova ritornare tra le braccia dell’imperatore. Ovviamente come morto che camminava fu designato Silio.
Claudio partì per Ostia e Messalina organizzò un sontuoso matrimonio: non badò a spese né a pudore. Se più fonti, diverse tra loro, non avessero fornito la stessa versione, si potrebbe pensare ad una storia inventata. E invece non fu così. Il fatto più sconvolgente fu che le nozze avvennero alla totale insaputa dell’imperatore. Infatti la situazione di silenzio durò poco. Fu il fedele Narciso a svelare tutti i retroscena passionali e politici a Claudio: che Messalina non volesse rinunciare al titolo imperiale per ritirarsi all’ombra del Pincio e che, una volta ucciso l’imperatore, volesse salire al trono e governare con a fianco il suo amante. La delazione di Narciso consacrò la fine di Messalina, alla quale fu ordinato di togliersi la vita.
Si racconta che il tribuno che l’aiutò ad uccidersi, mentre l’afferrava per i capelli e prima di trafiggerla, le avrebbe detto: “Se la tua morte sarà pianta da tutti i tuoi amanti, piangerà mezza Roma”.
Oggi “Messalina” è sinonimo di seduttrice, nelle chat erotiche furoreggia, e nell’immaginario collettivo questo nome richiama gesta libidinose e avventure carnali.
Ma ricordate signore, Messalina non era la credulona delle chat ..era veramente il simbolo di dissolutezza e depravazione e soprattutto non si faceva imbambolare da 'quattro frasi da cioccolatino' (salvo scoprirlo dopo, a cioccolatino... scartato!)
.....Allenatevi dunque e che la dissolutezza che ostentate sia con voi anche
una volta portata la preda sotto le vostre calde lenzuola...
Non vi e' situazione piu' triste di una promessa disillusa...medidate signore.
Nessun commento:
Posta un commento