Non conosco una sola donna che non si vergogni almeno di una delle sue eccitanti fantasie. Può trattarsi di tutto: dall’immagine relativamente innocua di essere stimolata con uno scialle di seta alla fantasia di fare l’amore con due uomini (meglio se di diversa nazionalità), fino alle attività sadomaso come i giochi « tra l’incudine e il martello » (prigioniera tra due elementi) o le umiliazioni verbali. Noi vediamo immagini. Sentiamo il brivido del piacere. Evochiamo sentimenti estranei.
Che cosa accade?
E tuttavia noi donne abbiamo talvolta paura di noi stesse.
Non riveleremo mai tutto. Se un uomo ci interroga sulle nostre fantasie, è bene che rifletta a lungo: vuole sentire davvero quella fantasia che potrebbe spaventarlo o in realtà vuole sapere qualcosa sui desideri che proviamo nella vita reale e che sono completamente diversi? In questo caso, ponete la domanda diversamente, uomini!
Un consiglio utile: quando siamo sole con noi stesse, e a volte quando ci siete anche voi, e ci abbandoniamo alle nostre fantasie, non siete sempre voi al centro. Può trattarsi di sconosciuti, del vicino o di chiunque altro. Scusate. La monogamia mentale è lodevole, ma non da tutti praticabile. Non fate domande, non avremo bisogno di mentire.
ripeto.....attenti!lo volete veramente sapere?Secondo me potrebbe essere vero...ma tu che reazione avresti?
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