Scrivere del nostro invecchiamento ,quello naturale di tutti intendo,non e' facile.Ci si scontra con le ali del nulla..sembra a volte di inciampare nella molecola killer o nella molecola divina,la pressione ti sale i battiti aumentano...dopo poco devi cominciare daccapo.
Lavoro che ti rende esausta,come tirare milioni di volte un'ancora nella fossa delle Marianne e sperare che agganci qualcosa....accorgersi che il punto piu' profondo della vita e' la vita stessa,che ti consuma mentre ti da' lo scoppio ripetuto milioni di volte in un secondo per andare avanti......un miracolo.
Le miriadi di scintille che si producono per la vita sono le stesse che ti consumano.Il mio sogno?. produrre una longevità che non si limiti solo ad un mero prolungamento dello stato di fragilità .
Le teorie sono piu' di 300 ad oggi,ma nessuna risponde alla domanda "perche' invecchio?".
La sfida suprema lascia perplessi e increduli..forse siamo ancora troppo "piccoli"...
C'e' da riflettere anche sul fatto che molti non desiderano affatto cambiamenti radicali per ovvie ragioni economiche che danneggerebbero gli immensi guadagni operanti su una popolazione anziana.
SONO UNA BORDERLINE..tra filosofia ,scienza e fantascienza.Pero' una cosa in tanti anni l'ho capita chiaramente: noi ci portiamo dietro la longevità ( o la precarietà) dei nostri geni, trasferitisi in noi dai nostri antenati.
Pochi hanno umilmente ammettono di non avere letto niente e quindi di non saperne niente.
Un'altra cosa e' chiarissima : quello che puo' essere descritto come facoltativo fino alla mezza eta'.....diventa poi obbligatorio..perche??...perche' si diventa vulnerabili.
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