Benvenuti
lunedì 9 novembre 2015
10 cose che mi hanno cambiato dopo la morte dei miei genitori
Non credo che esista qualcosa in grado di prepararti alla perdita di un genitore. Da quasi adulto, è una prova ancora più dura perché a questo punto della tua vita vedi i tuoi come degli amici. La loro saggezza ormai è parte di te e sai che tutto le cose che, da adolescente, ti facevano alzare gli occhi al cielo, erano fatte per amore e forse ti hanno anche salvato la vita in un paio di occasioni.
Mia madre era l’unica persona che riusciva a vedere dentro l' anima e sapeva come spronarmi nel modo giusto. Mi ha insegnato cosa significano umanità, empatia e generosità. Mio padre era il “sarcastico realista” di casa ed una delle persone più indulgenti ed intelligenti che io abbia mai conosciuto. Se volevi sapere come stavano davvero le cose, senza altre cazzate, dovevi rivolgerti a lui.
Il lutto fa il suo corso ed attraversa diverse fasi, ma il fatto che questo dolore non sparisca mai completamente mi ha colto impreparata.
1. Il mio telefono non è mai a più di 30 centimetri da me quando sono a letto
2. A volte, ripensare alla morte dei miei mi faceva stare male fisicamente. È successo per circa sei mesi dopo la loro scomparsa. Vomitavo, nel vero senso della parola.
3. La loro morte ha messo a dura prova il resto della famiglia. Ho fatto del mio meglio per onorare la loro volontà, passando spesso per la”cattiva” della situazione. Il peso di quella responsabilità era enorme, ma ho capito perché ero stata scelta. Mi ha resa una persona più forte e per questo sono grata ai miei genitori.
4. Sono incazzata perché nessuno si potrà godere quei nonni.
5. Non scambierei il tempo trascorso con loro con niente al mondo, ma mi capita di pensare che sarebbe stato più facile se fossero morti quando ero ancor più giovane. Avrei meno ricordi.
6. Non lamentatevi dei vostri genitori con me. Otterrete soltanto una ramanzina sull’importanza della gratitudine e della riconoscenza. Quindi chiudete il becco. Fatevi un’idea di quanto sia fugace la vita.
7. È come essere vedova, un altro “club” di cui non vorresti mai far parte. Dove devo firmare per rinunciare a questa iscrizione indesiderata?
8. Gli altri membri del club sono le sole persone che possono davvero comprendere cosa ti è successo. Lo capiscono e basta, non c’è altro modo di spiegarlo.
9. La vita va avanti, ma anche dopo anni ti capiterà di scoppiare a piangere come se fosse successo ieri.
10. Ti capiterà di vedere i tuoi amici in compagnia dei genitori e di provare invidia. Sarai invidioso del loro pranzo fuori, insieme. Ti arrabbierai perché i tuoi non sono lì ad organizzare le tue feste. I grandi eventi della vita non saranno più gli stessi.
Adesso, dopo più di dieci anni, mi capita ancora di cercare con lo sguardo quando succede qualcosa di bello. Poi mi ricordo… non posso
.La loro morte mi ha cambiata per sempre, ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. In un certo senso mi ha resa migliore. Sono sempre molto attenta ai ricordi che possono influenzare ed al ruolo che avrò nella vita di qualcuno finché ci sarò. Le persone che ci sono vicine meritano di sapere quanto le amiamo. Quando non ci sarò più gli insegnamenti di oggi saranno la mia eredità.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento