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giovedì 4 dicembre 2014

PUO' ACCADERE....


 Puo' accadere che la vita incalzi con una rapidita' tale che l'uomo non riesca,per quanto si affanni,a rinnovarsi adeguatamente.

Puo' allora verificarsi ch'egli,non essendo piu' singolo creatore e dominatore dei valori che lo condizionano,vada naufragando trascinato da forze a lui non note,anche se interamente assimilate:
le intuizioni,le elaborazioni di concezioni dottrinali,le delusioni,la rabbia sembrano scaturire da una superintelligenza che fa da lente d'ingrandimento all'intelligenza singola e sommando causa ad effetto si cerca con dolore l'acquisizione di verita',il cui peso non sempre e' sostenibile.

Guardiamoci : quando la gioia della reciproca compagnia era quasi una gradevole sensazione fisica non condizionata .....questo puo' essere ancora.
Quando il sole per tutti noi nasceva e tramontava su un mondo inquieto,ma controllato dal nostro spirito.
Bisogna tornare uomini che contengano in se' la realta' che si muove intorno,ritrovare verita' comuni buone o cattive che siano....ma ora...subito!
L'uomo e' un eterno autolesionista:si lancia nelle cosiddette verita' soggetive,confondendo cio' che sembra con cio' che e',scambiando l'io con il tutto,il divenire con l'essere.

Ma ora e' tempo che egli,superata l'infazia e la puberta',entri nell'eta' della ragione. L'uomo e' un animale sensitivo e razionale insieme ed e' proprio questa sua affascinante,drammatica bivalenza che realizza interamente il suo destino,i suoi limiti,le sue delusioni.
E' come se si volesse prevedere la forma esatta che assumera' la superficie dell'oceano in un determinato punto ed in un preciso istante.

Alcuni subiscono piu' di altri la malinconica delusione di avere grandi slanci per poi ricadere affranti al punto di partenza.
Homo homini lupus non e' soltanto un'amara affermazione della teoretica pessimistica,ma una verita' di fronte alla quale oggi e' grave chiudere gli occhi.

Quando mi chiedono: "credi nell'uomo?",  rispondo  che l'uomo ha la forza di realizzare interamente se stesso creando verita' sempre piu' perfette che lo sostengano e lo incitino nel suo percorso,anche quando l'animo si trovera' cosi' contrastato da pensieri dolorosi, espressi e taciuti,ma pur tanto interdipendenti tra loro e necessari alla rinascita come la vita e la morte.

Regalo a tutti gli acquario, grandi lottatori come me, la sinfonia piu' struggente del grande Ludwig, grande lottatore contro qualsiasi avversita' incontrata nella sua vita travagliata,tanto da vincere  il non sentir piu' fisicamente l'armonia che componeva, come in questo brano. C'e' forza ,c'e' eroismo,c'e' dolore. C'e', alla fine, vittoria sulla propria fisicita' , sulle proprie tragedie.
Vittoria assoluta!

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