Quella perfetta, ,efficiente,silenziosa donnetta ogni giorno a muoverlo , sospingerlo,agitarlo :non ce la faceva piu'.
Non era lui ,no certo! Ora a guardarsi,solo,passava ore e ore,scavando nel suo viso qualcosa che si muovesse,un fremito anche,che desse luce a quegli occhi.
Dio ,gli occhi! Erano la sua ossessione : navigavano disperati,cosi' spalancati che sembravano schizzar fuori dalle orbite a dar forza a quel viso cosi' maledettamente immobile.
Alla fine scosso da un respiro profondo,dava sfogo al pianto,sommesso,disperato.Rimaneva cosi',intontito.La brusca signora scuoteva la testa in segno di disapprovazione e lo avvicinava con pazienza alla finestra,intimidita e commossa.
Allora scrutava la gente la' sotto e ricordava Virginia: Virginia in bianco,Virginia che suonava,Virginia che correva,Virginia trasparente ,senza confini.
La fitta dolorosa lo riporto' alla realta',Bisogna pagare per lunghi periodi di luminosa felicita'?
Il profumo gli fece aprire gli occhi....era tornata.
continua.......
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