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domenica 19 settembre 2010

Distanza, istruzioni per l'uso

Vi amate, vi desiderate, state insieme e magari sognate il futuro a due. Solo che per baciarvi dovete percorrere almeno 200 chilometri (sotto ai 200 la chiamerei una relazione pendolare, ma non una storia a distanza). Ecco in due righe la formula spietata di un'amore da lontano. Uno di quelli che puoi capire solo se l'hai vissuto almeno una volta. Uno di quelli appeso al cellulare, che ti dici ti amo e premi invio, che litighi via chat o eviti proprio e ti tieni tutto dentro. Che fai sesso al telefono o eviti proprio e finisci per uscire fuori, di testa, si intende. Eppure gli amori a distanza non sono poi così rari. E nonostante le difficoltà non é detto che siano quelli destinati a finire prima.





Non è vero che gli amori sono tutti uguali. Quelli a distanza sono peggio. Baciarsi attraverso uno schermo, col rivoletto di bava che scende, non é sensuale, fa schifo. E non é la stessa cosa che stringersi da vicino. Non poter dire mai passo da te, quando la giornata é andata male o per ridere insieme, é frustrante all'ennesima potenza. Se non bastasse, alla nostalgia malefica e alla voglia di umano calore si aggiunge il comandamento dei cuori lontani: chi si vede poco, quando si vede, vuole ad ogni costo che vada tutto bene. Questo significa: non litigare mai, essere iper-romantici, non avere la sindrome premestruale, tenere da parte i problemi personali, non mettersi il muso per non perdere altro tempo. E fare sesso, per forza. Così, quello che dovrebbe essere il più romantico dei rendez-vouz diventa spesso una specie di tour de force fra lenzuola, ristorantini e tramonti, che poi di solito diluvia. E se invece la smettessimo di programmare tutto?

A proposito di film. Sugli amori a distanza esistono parecchi film che potreste vedere per ridere un po' o esoricizzare la paura (ma non per far salire il vostro panico). Da AMORE A MILLE MIGLIA, da poco nelle sale, a MANUALE D'AMORE 2, a L'APPARTAMENTO SPAGNOLO, a DIECI INVERNI la lista é infinita. Preparate del pop-corn e il fazzoletto, per solidarietà con la protagonista...

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