Dopo l’armistizio dell’8 settembre, le strutture italiane si sgretolano
L’esercito di Tito assume il potere in molte zone dell’Istria
I ‘poteri popolari’ instaurati da contadini e partigiani arrestano migliaia di Italiani d’Istria
L’Istria viene annessa alla Croazia, nella città di Pisino si insedia un tribunale rivoluzionario
Gli arrestati e le vittime (settembre-ottobre del ‘43), considerati ‘nemici del popolo’ dal tribunale rivoluzionario erano in prevalenza membri delle comunità italiane, non soltanto squadristi e militari
Le stime delle vittime si attestano tra le 600 e le 1000 persone
Nella primavera del ‘45 l’esercito di Tito raggiunge la Venezia Giulia
Le vittime erano in primo luogo militari, non soltanto nazifascisti ma anche partigiani non comunisti: l’esercito di Tito non tollerava formazioni militari non affiliate.
Vengono arrestati anche comuni cittadini contrari a Tito, in prevalenza (ma non soltanto) italiani.
Un luogo simbolo di queste violenze è il Pozzo di Basovizza
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