ti penso oggi con più intensità. Non che abbia mai smesso, mai di pensare alla tua gioia semplice di vivere, alla tua, a volte, goffa timidezza , alla tua grande determinazione nelle gioie e nei dolori. Né ho mai smesso di pensare alle persone che risero di te , a quelle che ti dissero quanto eri stata "cattiva e malafemmina" ad avventurarti per le strade del tuo cuore, nè ho mai smesso di pensare al tuo sorriso buono e contagioso, al tuo desiderio di sentire e capire il perché di tanta cattiveria. Amica mia , non c'e' un perché, come non c'e' un perché al grande dolore di averti perso.
Standoti vicino si sentiva la luce del tuo grande amore: amore per il tuo uomo, amore per noi, amore per i tuo gioielli lontani, amore per la tua casa, un nido di felicita' dove mi sono sempre sentita in un amorevole ,quasi astratto contatto. Eri in quella solitudine d'attesa in cui si e' sempre con il cuore proteso, sapevi chi aspettare, ed eri felice di farlo.
Un po' ti invidio,amica dolce. Invidio questa tua vita piena di aspettative ordinarie e straordinarie racchiuse in una cena preparata con cura, a volte sbuffando in un modo cosi' strano che non ti credevo nemmeno io. .. La felicità di una cena fuori, la solitudine , e poi di nuovo la felicità .
Ti ho visto cosi' tante volte che tu non puoi nemmeno immaginare, ti sono stata vicino anche dopo,con grande confusione anche io, con grande disorientamento. Ma se il viaggio fino in fondo e' questo vorrò farlo come te, con la tua stessa luce negli occhi e spero mi accompagnerai sollevandomi dalle paure, come abbiamo sempre fatto.
francesca
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