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giovedì 23 aprile 2015

UOMO DI COMO E DINTORNI

 Una variante di approccio 
ascoltata a Gravedona (Como) : «Bela tosa ven scià ca 
t'adoperi», laddove il verbo implica l’adoperare, l’usare, 
come si trattasse di attrezzo domestico. Preciso di ritenere 
che i termini esistenti bastino e avanzino. Per esempio 
detesto il verbo scopare perché partendo dal centro Italia 
ha colonizzato il resto, incluse le zone in cui si praticava 
dicendo castamente fà andà... e più INGENUAMENTE... 
puccià el biscott. MA QUELLA FRASE ,OLTRE A 
SUSCITARE LA MIA IRREFRENABILE  RISATA, ha la 
precisione un po’ burocratica di  un'espressione che  evoca 
la laboriosa concretezza dei padani, sobria e non priva di 
una certa lucida programmazione,e suggerisce anche, 
irresistibilmente, l’immagine di prestazioni scrupolose ma 
uniformi,piatte..... vigorose ma cupe,tristi. Sottintende, 
sempre e comunque, il concetto di esistenze e vite 
particolarmente assillate dal problema di non perdere 
tempo.Questi hanno sempre fretta ,insomma, oltre al 
chiodo della produttivita'.
Quindi ridendo all'impazzata ho fatto ammosciare il 
pover' uomo pieno di buona volonta'. Ma come si 
fa,dico io, con tanti termini di cui dispongono i nostri dialetti....
fottere, ciulare, guzzare, inchicare,trombare (prevalgono 
le 7 lettere, escludendo trombare),...e TU MI VIENI A 
scegliere un'espressione cosi' priva di sessualita',cosi' 
deprimente ,cosi' ridicola da diventare un'allerta da 
Firenze in giu'.
CHIEDETEMI DI ZUMMARE...
...  c’è dentro quel zum zum festoso di quando ero piccola. 
E lo sfondamento morbido e vigoroso della 
doppia “m”. Che dire di più? A buon intenditor...


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