Una variante di approccio
ascoltata a Gravedona (Como) : «Bela tosa ven scià ca
t'adoperi», laddove il verbo implica l’adoperare, l’usare,
come si trattasse di attrezzo domestico. Preciso di ritenere
che i termini esistenti bastino e avanzino. Per esempio
detesto il verbo scopare perché partendo dal centro Italia
ha colonizzato il resto, incluse le zone in cui si praticava
dicendo castamente fà andà... e più INGENUAMENTE...
puccià el biscott. MA QUELLA FRASE ,OLTRE A
SUSCITARE LA MIA IRREFRENABILE RISATA, ha la
precisione un po’ burocratica di un'espressione che evoca
la laboriosa concretezza dei padani, sobria e non priva di
una certa lucida programmazione,e suggerisce anche,
irresistibilmente, l’immagine di prestazioni scrupolose ma
uniformi,piatte..... vigorose ma cupe,tristi. Sottintende,
sempre e comunque, il concetto di esistenze e vite
particolarmente assillate dal problema di non perdere
tempo.Questi hanno sempre fretta ,insomma, oltre al
chiodo della produttivita'.
Quindi ridendo all'impazzata ho fatto ammosciare il
pover' uomo pieno di buona volonta'. Ma come si
fa,dico io, con tanti termini di cui dispongono i nostri dialetti....
fottere, ciulare, guzzare, inchicare,trombare (prevalgono
le 7 lettere, escludendo trombare),...e TU MI VIENI A
scegliere un'espressione cosi' priva di sessualita',cosi'
deprimente ,cosi' ridicola da diventare un'allerta da
Firenze in giu'.
CHIEDETEMI DI ZUMMARE...
... c’è dentro quel zum zum festoso di quando ero piccola.
E lo sfondamento morbido e vigoroso della
doppia “m”. Che dire di più? A buon intenditor...
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