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domenica 14 dicembre 2014

ODI ET AMO...

Odi et amo, quare id faciam fortasse requiris.Nescio, sed fieri sentio et excrucior. ....

Odio ed amo. 
Forse mi chiedi come ciò sia possibilie. Non so, ma lo sento accadere e mi torturo...
questo è ciò che pensava Catullo....
L'amore secondo me è come il passaggio tra sentimenti  contrastanti: un momento lo ami con tutto il cuore; poi lo sogni; lo desideri; ora piangi per non averlo vicino; ora lo odi,
 ora te ne vuoi liberare, ma alla fine cerchi sempre quell'amore.
Catullo era un essere umano come noi, provava le nostre stesse sensazioni. Mi sembra bellissimo che più di 2000 anni fa si provassero sempre gli stessi sentimenti.
Forse è la sua caratteristica principale: incostante, ciclico come il tao. La piattezza, l'univocità e la costanza dei sentimenti, ne sarebbero la tomba.Resta da vedere se tra 2000 anni si proveranno le stesse sensazioni. Con il trend attuale di velocità dell'informazione e le relazioni patologicamente virtuali, forse vivremo "comodamente" sotto una campana di vetro, multi-canale, con connessioni neuronali che ci legano al sistema solare.Pero' sarà sempre amore catulliano. No?


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