“black hole”, per indicare quel buco nero che raggela la passione, il coinvolgimento, la potenzialità di un love-affair.
E allora pensano" meglio non lasciarsi andare, frenare e “usare la testa” che tiene in ostaggio il cuore".
“SONO CUORI IN INVERNO SPESSO MASCHERATI DALLA NORMALITA’”
È però paradossale che tutto questo accada proprio oggi, quando potremmo essere liberi di decidere davvero quello che più desideriamo, seguendo, con maggior sicurezza, il volere delle nostre passioni. Mai come a New York ,per esempio,o Roma o Milano ci sono innumerevoli occasioni di incontro: ci sono gli speed-date, i blind-date, gli one-night-stand, i single bar, i club per donne sole, le cene per i single. Eppure i cittadini sono, alla fine, sempre soli, vivono tutti in monolocali e, per quanto si affannino a trovare un/a compagno/a o una rete di "vere" amicizie, poi, alla fine, si arroccano nella propria solitudine. Manhattan sembra, come disse qualcuno, una grande prigione in cui i carcerieri sono i suoi stessi abitanti. La troppa libertà di azione finisce per creare dunque stasi, immobilità, indecisione, paura. Ci si preserva, forse, anche per avere la sensazione di poter sempre scegliere, di non perdere nemmeno uno dei mille treni di passaggio. O quanto meno, ci si crea l'illusione di lasciare aperta qualche porta.
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