Benvenuti

Benvenuti

venerdì 3 aprile 2015

UOMINI

Ci sono uomini innamorati della  stessa donna, ne assaporano i profumi, la malinconia, le gioie, le delusioni, insieme inseguono la vita
Ci sono uomini che vagano tra la folla in cerca di una carezza come le rughe del tempo che scivolano lente riempiendo il viso di ricordi
Ci sono uomini che rincorrono stelle cadenti, pensieri nascosti nei vicoli oscurati da una notte senza luna né stelle per incorniciare il cielo
Ci sono uomini in ginocchio, ascoltano frammenti di vita lasciati cadere nel vuoto di un silenzio sepolto nella malinconia
Ci sono uomini che assaporano il nettare della vita, intarsiano castelli di carta, dipingono il grigio del cielo con i colori dell'infinito
Ci sono uomini impacciati, si incespicano nel parlare tanto piu' alta e' la passione che li travolge
Ci sono uomini che ascoltano il respiro del mondo, afferrano l'universo, trascinano a sè un mare di poesia
Ci sono uomini, volti, passi e pensieri per cui vale una vita aver intrecciato il loro cammino .


Uomini cosi'grazie di esistere.




“nutrirsi” di amore

Negarsi l’amore, come rifiutare il  cibo. Smettere di crederci, come smettere di mangiare. Risparmiarsi nelle emozioni, come limitare al minimo le  calorie. Non perdere mai il controllo del cuore, come, non distrarsi mai dal peso del proprio corpo. 
“black hole, per indicare quel buco nero che raggela la passione, il coinvolgimento, la potenzialità di un love-affair.
E allora pensano" meglio non lasciarsi andare, frenare e  “usare la testa” che tiene in ostaggio il cuore".
“SONO CUORI IN INVERNO SPESSO MASCHERATI DALLA NORMALITA’”

 È però paradossale che tutto questo accada proprio oggi, quando potremmo essere liberi di decidere davvero quello che più desideriamo, seguendo, con maggior sicurezza, il volere delle nostre passioni. Mai come a New York  ,per esempio,o Roma o Milano ci sono innumerevoli occasioni di incontro: ci sono gli speed-date, i blind-date, gli one-night-stand, i single bar, i club per donne sole, le cene per i single. Eppure le persone sono, alla fine, sempre soli, vivono tutti in monolocali e, per quanto si affannino a trovare un/a compagno/a o una rete di "vere" amicizie, poi, alla fine, si arroccano nella propria solitudine. Manhattan sembra, come disse qualcuno, una grande prigione in cui i carcerieri sono i suoi stessi abitanti. La troppa libertà di azione finisce per creare dunque stasi, immobilità, indecisione, paura. Ci si preserva, forse, anche per avere la sensazione di poter sempre scegliere, di non perdere nemmeno uno dei mille treni di passaggio. O quanto meno, ci si crea l'illusione di lasciare aperta qualche porta. 
Ma  oggi e ancora domani saranno sempre e solo  l'intraprendenza,la fantasia  e la passione che ci renderanno vivi.
 L'amore non è altro che questo. Calarsi, lentamente, dentro l'oscurità dell'altro senza timore di sembrare ciechi, e incontrarsi al di là della diffidenza e delle differenze.

domenica 29 marzo 2015

Germanwings‬, emergono sempre più particolari inquietanti; ecco un breve docufilm, con audio originale delle scatole nere, che elenca e ricostruisce le numerose ‘anomalie’ dell’abbattimento… sono davvero molte le stranezze, GUARDATELO E POI FATEVI UNA VS IDEA!

Dopo il j’accuse di Rosario Marcianò, presidente del comitato Tanker Enemy (vedi: http://caosvideo.it/v/germanwings-troppe-cose-non-tornano-intervista-a-marciano-esclusiva-5388) molti altri blogger, ricercatori, semplici cittadini si sono uniti al coro degli scettici.
Questo breve documentario evidenzia, utilizzando l’audio ufficiale registrato dalle scatole nere, e materiale fotografico,. i principali misfatti: ad iniziare proprio dalla scatola nera mostrata al pubblico, che si presenta non solo deformata (può dipendere certamente dallo schianto) ma addirittura evidentemente rugginosa, oltre che un modello obsoleto, fuori produzione da molti anni. Particolari che sfuggono al cittadino qualsiasi, ma non ai ricercatori indipendenti che analizzano anche i dettagli più insignificanti.
In molti pensano che le scatole nere possano essere state sostituite, con altre artefatte, in modo da sdoganare la versione ufficiale che colpevolizza il copilota. Dopotutto quanto asserito dai media, si basa proprio sulle registrazioni interne della scatola nera. L’audio estrapolato, confrontato con quello di altri disastri aerei, non convince. Il video illustra perché.

domenica 22 marzo 2015

Domenica in Siria......e il mondo continua a voltare la testa


HO BISOGNO DI AMORE,DI ENTUSIASMO,DI VITA,NON DI QUESTA VILE PRUDENZA



creativita' e amore

La creatività significa scendere nella follia, e riemergere. Ma la riemersione non è garantita.
Jung, che era psicotico e che per questo era stato un ottimo terapeuta, diceva ai suoi allievi: " Anche se vedete dov’è il male, non tutte le porte vanno aperte, perché il paziente potrebbe non riemergere più."
La ragione non crea niente, inventa solo regole. L’artista rischia, sacrifica se stesso e la sua vita;  la parola sacrificio ha una parentela con la parola sacro, legato  a differenziato.
Bisognerebbe avere una certa familiarità con la propria follia, perché da lì nasce il nuovo. C’è un altro che parla dentro di noi, che andrebbe ascoltato. I poeti sono ascoltatori di un “esso” che parla dentro di loro. Non è solo la base della nostra creatività, ma anche della nostra specificità, in fin dei conti siamo tutti uguali nella razionalità, mentre nella irrazionalità siamo davvero diversi.
 Esiste il duale (io e te)  di nuovo irrazionale, l’amore è mettere insieme le nostre follie "originali".
 L’amore, 
contaminazione tra due follie, e in queste potersi intendere.


300 SPARTANI....ora il nulla



Perche' ricordo questi fatti,direte voi,.Semplice: perche' amo gli uomini,amo la loro storia,amo la mia storia.
E' indubbio che le guerre che i Greci dovettero combattere per difendersi dalla aggressione di Persiani e Cartaginesi abbiano contribuito alla determinazione dei caratteri fondamentali della identità europea.
La battaglia delle Termopili e il sacrificio di Leonida e degli Spartani furono d'esempio a coloro che nei secoli a venire si trovarono a combattere per la libertà dell'Europa e dell'Occidente.

Uno degli scontri piu' sanguinosi e cruenti della storia merita una memoria e una riflessione sull'uomo cosi' potente ,cosi' eroico,cosi' violento,cosi'inaccettabilmente uomo.
GRECIA  ,Termopili,agosto 480 a.C.
Gia' gli ateniesi avevano scaraventato gli emissari di Serse  in una fossa e gli spartani in un pozzo, e avevano aggiunto, per colmo di misura, che se volevano la terra e l'acqua le scavassero fuori da lì.

Serse re di Persia e' comunque ad un passo dal suo sogno di sottomettere i Greci ,ma  giunge ad un passaggio obbligato del percorso costiero, chiamato le Termopili per via delle fonti calde che vi sgorgano, luogo scelto dai suoi avversari per sbarrargli la strada, decise di offrire loro l'occasione di andarsene indisturbati: 5 giorni di tempo, quanto a lui serviva affinché la lunga colonna del suo esercito si radunasse.
.Erodoto enumera con una certa precisione le forze greche presenti al comando del re spartano Leonida: 300 Lacedemoni .
Nonostante la sproporzione dei numeri, i greci non accettarono la proposta di Serse e lasciarono trascorrere i 5 giorni di tregua. Alcuni se ne sarebbero andati volentieri ma non re Leonida e gli Spartani: e il loro esempio valse a trattenere i più titubanti. 
Giunto il quinto giorno Serse fece un ultimo tentativo di accordo: offrì a Leonida di nominarlo re di tutta la Grecia, con l'unica condizione di essere subordinato allo stesso re dei re.

RIcevuto il rifiuto di Leonida, Serse allora gli ingiunse di cedere le armi, ma lo Spartano rispose semplicemente "vieni a prenderle".

I Persiani si infilavano nell'imbuto costituito da quella lingua di sabbia tra mare e dirupo: in una colonna lunga quasi un chilometro, 10 mila alla volta, settecento tonnellate di carne umana si gettavano contro uno sbarramento irto di punte di lancia: già dopo poche ore davanti ai Greci dovevano esserci centinaia e centinaia di cadaveri.

La schiera degli opliti greci sembrava inattaccabile: la loro compattezza e le loro armature li difendevano dagli attacchi persiani che si succedevano uno dietro l'altro, e nelle pause i Greci si alternavano al combattimento.

Per due giorni, Serse insistette negli attacchi, provando anche ad inviare gli Immortali, la sua guardia personale. Ma l'unico risultato visibile era l'innalzarsi della montagna di morti davanti alla posizione dei Greci.

Alla fine del secondo giorno, un Greco di nome Efialte spiegò a Serse che il valico delle Termopili poteva essere aggirato percorrendo un sentiero sulle colline. Era un colpo di fortuna inatteso ed era l'unico modo per scardinare la posizione.

Il re dei re non perse tempo e inviò immediatamente truppe sufficienti a prendere i Greci in una tenaglia.

Leonida era già morto, il suo cadavere conteso cambiò di mano 4 volte e quando alla fine rimase nelle mani di Serse questi lo oltraggiò decapitandolo e facendone crocifiggere il corpo.

Per impadronirsene aveva dovuto vincere l'ultima resistenza dei Greci e sterminarli lì dove si erano arroccati: circondatili li fece sommergere di frecce per evitare di subire altre perdite. 

La battaglia era finita, ma non la guerra di Serse che però non si sarebbe risolta con una battaglia di terra,ma con lo scontro navale a Salamina.

L’anno successivo, l’esercito spartano guidato da Pausania superava l’istmo di Corinto e si ricongiungeva con il contingente ateniese, e nella battaglia di Platea ottenne il successo decisivo per l’esito della guerra, dopo che Temistocle aveva distrutto la flotta persiana a Salamina.
Ora, su una lapide posta sulla cima della collina di Kolonos sovrastante il passo delle Termopili, si possono leggere i versi del poeta Simonide: O viandante, annuncia agli Spartani che qui
noi giacciamo per aver obbedito alle nostre leggi
”.



mercoledì 18 marzo 2015

L'ASSENZA (il lato oscuro di una ragazza allegra)

C'è chi fa l'errore di adorarmi, e chi fa quello di ignorarmi.
C'è chi si avvicina, gioisce con il mio sorriso, si affaccia al mio mondo, ma lo idealizza.
Mi riempe di fiocchi e trine perchè vuole starmi accanto.
Questi colori servono per schiarire l'ombra che lo abbraccia.
C'è chi un giorno si è avvicinato, ha gioito con il mio sorriso, si è affacciato al mio mondo.
E questi colori servivano per circondarlo, per riscaldarlo.
Ora è molto lontano, nel tempo e nello spazio.
La distanza è piena di vuoto.
E quella nave non se lo porta ancora al mare dell'oblio.
I colori servono per schiarire l'ombra tua che non abbraccio.