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lunedì 16 marzo 2015

Zorro non c'e' piu'!!!

Marco  eri Zorro, ballavi come un" Dio"con  gli eloqui, avevi quel coraggio spudorato ed incosciente degli adolescenti,privo di vergogna, ma che faceva intravedere almeno l'uomo futuro. Il grande doppiogiochista per eccellenza.

Zorro non c'e' piu'.

Ignorante come il bambino che non sa ancora camminare. Ma il bambino che non sa camminare non è stronzo, non sa camminare.
Stronzaggine. Pero',pensando bene, è un termine troppo liquido e polivalente, bisognerebbe prima mettersi d'accordo sul significato che gli si vuol dare, non vorrei fare un complimento senza volere.
La vigliaccheria l'avevo messa all'ultimo posto, pensando che si e' dei vigliacchi anche per questioni di comodo, ma ho capito che non era neanche questa l'ipotesi da prendere in considerazione.
Da eroi anarchici ci si trasforma in ansimanti coniglietti rosa,ridacchianti galline. MAH!
Preferiresti un medico che ti tiene la mano mentre muori o un medico che ti ignora mentre migliori? Certo, sarebbe terribile avere un medico che ti ignora mentre muori... 
E tu, perche' non migliori ?
Posso  darti il beneficio del dubbio e le attenuanti generiche a seguito dell'esposizione,pur sempre volontaria, a personalita' tossiche e nocive.
Io aspetto il ritorno di ZORRO, perche' si puo' essere un folle ma mai un gollum.



HARD e il duello

Da un lato gente che ha....qualcosa , dall'altro uno che e' e la follia di saperlo. Botta e risposta come in chat.

Come non c'è stoltezza maggiore di una saggezza inopportuna, così non c'è maggior imprudenza di una prudenza distruttrice.Erasmo

Odio i prudenti, gli ammiccanti, i convinti. Odio, riconoscendoli, gli oratori che blandiscono se stessi,senza infamia e senza lode. Odio chi galleggia tra parole fatiscenti e fatti inconsistenti, rimanendo tutta la vita l'idiota del villaggio che parla ,fermo, alle pietre sulle rive del torrente , mentre la vita scorre.


SOLO SCINTILLE

Credo soltanto nella parola . La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. 

Questo , per me, e' il senso.   La comunicazione fatta di 

"sortilegi" non mi spaventa affatto,anzi, credo che l'essere umano abbia l'assoluto 

bisogno di cercare comunicazione  anche quando sia nella disperazione più profonda.




L'INFAMIA HA MOLTE MASCHERE . NESSUNA E' PIU' PERICOLOSA DELLA MASCHERA DELLA VIRTU'.


BUONGIORNO............
SPETTACOLARE ,GRANDE  VECCHIO GENIO, L'IMPURITA' DI CERTE NOTE  VIENE SUPERATA DALLA TUA GRANDE INTERPRETAZIONE; LA RABBIA , L'IRA , LA MALINCONIA DI CHOPIN NELLE TUE DITA NON BADA PIU' A NULLA....E' COME UN GRANDE ABBRACCIO D'AMORE IN CUI NON SI BADA SE A VOLTE SI E' SCOMPOSTI.

mercoledì 11 marzo 2015

SECONDO ME

Si pensa di solito che idealismo e cinismo siano l'uno l'opposto dell'altro,ma in realtà partono da un unico punto:attaccarsi fedelmente e rigidamente ad un ideale (etico,sociale,morale,ecc) e farne il proprio centro di gravità;mentre l'idealista vive serenamente questa condizione,il cinico la rinnega e la disprezza perchè ha ricevuto una batosta (concreta o teorica) e si sente ingannato e disilluso,o perchè è comunque privo di speranza,convinto che quell'ideale è utopistico e dunque menzognero .
L'errore più grave che si fa è di vedere nel cinico la quintessenza dell'essere adulti,cioè comprendere la brutale realtà delle cose e conviverci. Al contrario la delusione del cinico è squisitamente infantile: parte da un principio di idealismo (che di per sè è infantile,poichè elimina i contrasti e le sfumature delle cose,affidandosi ciecamente ad una sola chiave di lettura) e poi,quando si rende conto che l'ideale di purezza che ricerca o che crede di ricercare è inattuabile,ci rimane male come un bimbo che scopre che Babbo Natale non esiste; invece di rendersi conto che quell'ideale è inattuabile perchè intrinsecamente (forse) inesistente,invece di cercare di valutare le cose per come sono nella loro complessità come farebbe un adulto,trova un caldo conforto nell'atteggiamento opposto,cioè nell'essere convinti e farne propaganda che tutto sia schifo,ipocrisia,marciume.



Essere immersi nello spirito dell'odio, della cattiveria è già una sofferenza di per sé.
La mancanza di sensibilità è la peggiore delle sofferenze, perché fa di chi soffre questa privazione una sorta di zombie anaffettivo, un specie di cadavere ambulante.  Non si può piu' godere l'esistenza attraverso il più bel sentimento umano: l'amore.
Questa è una disgrazia immane. Quando uno è crudele,  prepotente, è distante dalla sua anima. Il suo cuore è bloccato e pietrificato nella sofferenza. L'aggressività verso gli altri è il segno esteriore di questa sua drammatica situazione interiore.


La pena più pesante sta nel restare lontani dalla luminosità, dal calore umano, fuori dal regno dell'amore, separati dalla sensibilità. Il dolore più grande è forse quello d  essere sopraffatti dalla  cattiveria,   nonostante le apparenze e le ostentazioni arroganti di colui che la mette in atto. 



vvb fra

domenica 8 marzo 2015

DA JOHN A BIG BOSS : LA STORIA DI HARD

"Vedi, è semplice. Basta infliggere il giusto dolore, con la giusta intensità, nel punto giusto. È il mio modo di essere persuasivo, e mi sono reso conto che funziona. Sempre."
la consapevolezza di non poter tornare integri dalla guerra, potendo perdere compagni o parti del corpo. E poi c'è il tema principale: il dolore fantasma.
  Paragono la transizione di Big Boss a quella di Walter White in "Breaking Bad", dove c'è qualcuno che uccide e infrange le leggi, ma in quanto spettatori possiamo comprenderne le ragioni. Inoltre da un lato si vede una buona persona, dall'altra un mostro. Se Solid Snake si fosse trovato nella stessa posizione, probabilmente avrebbe scelto ciò che è giusto. Big Boss no.

Big Boss può essere considerato alla stregua dell’aria d’apertura di un concerto, dalla quale s’intuisce, già dopo poche note, la bontà dell’esibizione nella sua interezza. Si (e ci) prepara per il grande spettacolo, e il Pc è il palcoscenico di lusso su cui inscenerà la sua opera magna al massimo dello splendore. .
 È anche un monito per tutti gli altri esponenti del genere che nel corso di questi anni, a causa dell’esilio forzato di Big Boss dai reami Windows, hanno avuto campo libero per proliferare: lentamente, ma inesorabilmente, silenzioso e letale,  intende imporsi anche su Pc . Dopo un assaggio così saporito, l’attesa per Big Boss diviene ancor più “dolorosa”.