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mercoledì 30 dicembre 2020

resta sempre ad osservare ciò che Senti. Con distacco.

 



BUON ANNO.......

 Non ti auguro di essere felice … sarebbe troppo facile … ma ti auguro di saper trovare la felicità in ogni piccola cosa che ti circonda.

Non ti auguro il meglio … sarebbe troppo relativo … ma ti auguro di saper trarre il meglio da ogni situazione in cui ti troverai.
Non ti auguro di non aver paura … sarebbe troppo difficile … ma ti auguro di trovare sempre il coraggio di andare avanti e vivere fino in fondo la tua vita.
Non ti auguro di non sbagliare mai … sarebbe impossibile … ma ti auguro di avere sempre una possibilità per rimediare ai tuoi errori.
Non ti auguro di fare sempre la cosa giusta … sarebbe troppo bello … ma ti auguro di saper imparare dai tuoi sbagli.
Non ti auguro di non avere mai bisogno di nessuno … sarebbe troppo presuntuoso … ma ti auguro di essere abbastanza umile da saper tendere la mano per farti aiutare quando ne avrai bisogno.
Non ti auguro di avere tanti amici … sarebbe irreale … ma ti auguro di saper essere un amico per tante persone.
Non ti auguro di essere saggio… sarebbe troppo pretenzioso … ma ti auguro di saper distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male e saper scegliere di conseguenza la via giusta da seguire
Il mondo è pieno di meraviglie da scoprire, non far trascorre un solo giorno, senza esserti stupito.
(Thomas Merton – 1915)


venerdì 11 dicembre 2020

Sono stanco, è evidente,..............

 perché a un certo momento bisogna essere stanchi.

Di cosa sono stanco, non lo so.
Saperlo non mi servirebbe a niente
visto che la stanchezza resta comunque,
la ferita duole come duole
e non in funzione della causa che l’ha prodotta.
Si, sono stanco,
e un poco sorridente
che la stanchezza sia solo questo –
una voglia di sonno nel corpo,
un desiderio di non pensare nell’anima,
e su tutto ciò una tranquillità lucida
della comprensione retrospettiva…
E la lussuria muta di non avere più speranze?
Sono intelligente: ecco tutto.
Ho visto molto e ho capito molto ciò che ho visto,
e c’è perfino un certo piacere nella stanchezza che questo provoca,
perché dopotutto la testa serve a qualcosa.
Fernando Pessoa


martedì 20 ottobre 2020

Penso che uno dei momenti più tristi della nostra vita sia quando la porta di casa dei nonni si chiude per sempre. Quando chiudiamo la casa dei nonni finiamo anche i pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, genitori, fratelli. Non c'è bisogno di uscire di casa, stare a casa dei nonni è ciò di cui ogni famiglia ha bisogno per essere felice. Le riunioni di Natale, annaffiate con l'odore dei manicaretti preparati dalla nonna, ogni volta pensiamo: "... e se questa fosse l'ultima volta "? È difficile accettare che tutto questo abbia una scadenza, che un giorno tutto sarà coperto di polvere e la risata sarà un lontano ricordo di tempi forse migliori. L ' anno passa mentre aspetti questi momenti, senza rendertene conto, passiamo dall' essere bambini che aprono regali, all'essere adulti seduti allo stesso tavolo, giocando a pranzo, e all'aperitivo per cena, perché il tempo in famiglia passa e L'aperitivo è sacro. La casa dei nonni è sempre piena di sedie, non si sa mai se un cugino porterà la sua ragazza, perché qui tutti sono i benvenuti. Ci sarà sempre il caffè pronto o qualcuno disposto a farlo. Saluti le persone che attraversano la porta, anche se sono estranee, perché gli amici dei tuoi nonni sono anche tuoi amici. Chiudere la casa dei nonni significa dire addio alle canzoni....

 ......, piangere dal ridere per qualsiasi sciocchezza, o piangere per il dolore di coloro che se ne sono andati troppo presto.

È dire addio all'emozione di arrivare in cucina e scoprire le pentole, i prufumi, le chiacchiere.
Quindi, se hai ancora la possibilità di bussare alla porta di questa casa e qualcuno ti apre, cogli ogni attimo, perché avere i tuoi nonni, stare seduti ad aspettare di baciarti è la una delle sensazioni più grandi che si può sentire nella vita
Godetevi la casa dei nonni, perché arriverà un momento in cui nella solitudine delle vostre pareti, se chiudete gli occhi e vi concentrate, potrete sentire forse l'eco di un sorriso o di un grido intrappolato nel tempo. Del resto, posso dire che quando li riaprirai, la nostalgia ti prenderà e ti chiederai: perché tutto è passato, andato così velocemente?