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mercoledì 12 maggio 2021

I nazisti mi hanno fatto provare la paura di essere ebreo, gli israeliani la vergogna di essere ebreo. ( - Israel Shahak )

 


L’appassionato di film d’epoca Michael Binder ha impiegato molte ore a comporre e cesellare questo spettacolare video, in cui 66 vecchi film (all’incirca tra gli anni 30 e i 60) forniscono le loro scene di ballo più memorabili per accompagnare il famosissimo brano Uptown Funk. La canzone di Bruno Mars si avvale così di ballerini del calibro di Shirley Temple o Fred Astaire, che simpaticamente danzano su queste sonorità moderne.

 

Entrai in libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era venuto in mente di imbottigliare.

 Quanti di voi conoscono questa canzone? Sicuramente tantissimi, visto il successo del film a cui questa traccia è legata. Il film è ovviamente Il gladiatore diretto da Ridley Scott, interpretato da Russell Crowe e Joaquin Phoenix. Molti fanno l’errore di attribuirla ad Enya, mentre in realtà è stata composta da Hans Zimmer e la canta la fantastica Lisa Gerrard, che nel 2001 vinse assieme a Zimmer il Golden Globe per la migliore colonna sonora. Quante volte l’avete ascoltata? E quante volte l’avete… cantata? A proposito: ma vi siete mai chiesti in che lingua sia cantata questa canzone? Inglese, forse? Spagnolo? Qualche lingua orientale? In realtà questo brano è cantato dall’inizio alla fine con parole totalmente inventate non riconducibili a nessun linguaggio umano né artificiale. Tutte le “parole” di questa canzone sono solo “suoni”. La cantante, Lisa Gerrard, ha affermato che questo brano è fatto per far scaturire sentimenti attraverso i suoni delle parole e non il significato che esse racchiudono.

 adesso che lo sapete, riascoltatela: vi farà tutto un altro effetto!









Anol shalom 
Anol sheh lay konnud de ne um {shaddai} 
Flavum 
Nom de leesh 
Ham de nam um das 
La um de 
Flavne… 

We de ze zu bu 
We de sooo a ru 
Un va-a pesh a lay 
Un vi-I bee 
Un da la pech ni sa 
(Aaahh) 
Un di-I lay na day 
Un ma la pech a nay 
Mee di nu ku 

Anol shalom 
Anol sheh ley kon-nud de ne um. 
Flavum. 
Flavum. 
M-ai shondol-lee 
Flavu… {Live on…} 
Lof flesh lay 
Nof ne 
Nom de lis 
Ham de num um dass 
La um de 
Flavne… 
Flay 
Shom de nomm 
Ma-lun des 
Dwondi. 
Dwwoondi 
Alas sharum du koos 
Shaley koot-tum

Hai preso tua figlia e le hai insegnato lo splendore della disobbedienza. È rischioso, ma è più rischioso non farlo mai. Grazie papà.

 

Se vuoi capire il carattere di una persona guarda come tratta quelli di cui non ha bisogno.

 

martedì 11 maggio 2021

La verità è che i genitori del terzo millennio sono pappamolla.

 Questi figli li trattiamo con i guanti e abbiamo mille accorgimenti, neanche fossero statuette dei Thun.


Se nostro figlio si sveglia con le pustoline di sudamina, andiamo su Google e cerchiamo "Puntini rossi sul corpo".
178 malattie trovate, di cui 12 sindromi rare.
Tolto morbillo, rosolia e varicella che son vaccinati, sulle altre non resta altro che fare la conta.
"Ronaldo vieni qua, solleva la maglia che devo controllare se il tuo esantema corrisponde a quello di questa foto. CHe se è uguale dobbiamo correre dal dottor House"


Quando eravamo bambini noi e ci veniva un eritema, la soluzione era il sapone SOLE. Il pannetto da 300 grammi, quello giallo.
"Lavati con quello, che ti passa"
"Mamma ho un certo prurito intimo"
"Sapone Sole"
Herpes? Sapone Sole.
Dermatite? Sapone Sole.
Acne? Sapone Sole.
Oggi se i bambini cadono e si provocano un'abrasione, c'è il disinfettante che non brucia.
Quando ero bambina io, c'era l'acqua ossigenata che reagiva con il sangue, faceva una schiuma a forma di fungo di Hiroshima e bruciava, oh se bruciava! Ma non dovevi piangere, perchè era stata colpa tua e se piangevi, le prendevi.
Se ti spaccavi il labbro c'era lo zucchero e per le ecchimosi il burro. Se ti spaccavi il labbro, ti graffiavi lo zigomo e contemporaneamente ti usciva il bernoccolo, diventavi in pratica, una crostata umana. Alla marmellata di fragola.


Da bambini noi potevamo sporcarci, stavamo in strada tutto il giorno e ci lavavamo prima di andare a letto. Nella vasca da bagno restava la figura come la sindone.
Oggi i bambini non possono sporcarsi, devono stare attenti ai germi ma soprattutto alla maglietta di marca. Lavano le mani talmente tante volte che si stanno rimpicciolendo. Nel 2100 per evoluzione, avranno i polsi che terminano a pallina, come Doraemon.
I bambini oggi non si sporcano e non possono toccare nulla che non sia disinfettato. Noi mangiavamo l'acetosella pisciata dai gatti. 
Se ci cadeva il pane in terra, la mamma lo buttava? No lo soffiava. Il famoso soffio ammazzabatteri. "Mangia, sono anticorpi".
Oggi se cade il pane ad un bambino, parte l'urlo della foresta "NOOOOooooOOOOooooOOOOO!" Che al bambino si ferma il cuore e la crescita per 10 secondi.
"No Ronaldo, ora lo buttiamo perchè questo è cacca".


Oggi i bambini stanno tutti a dieta, dallo svezzamento alla patente. Quando eravamo bambini la mamma ci faceva l'uovo sbattuto con lo zucchero e lo spalmava sulla fetta di pane. 
I bambini oggi hanno l'iguana come animale domestico, io avevo la gallina. Si chiamava Claus e faceva un uovo al giorno. Le davo da mangiare granturco e crusca. Mi piaceva così tanto darle da mangiare che era diventata un tacchino.
Oggi i bambini vanno sulla bici, sullo skateboard o sul monopattino con tutte le protezioni. Noi andavamo in giro sulla bici d'estate a petto nudo, maschi e femmine e frenavamo con le infradito di gomma.


Oggi se la maestra mette un 7 al bambino i genitori vanno subito a lamentarsi con lei che non ha messo un 10.
"Non capisco perchè Ronaldo ha preso 7!"
"E' la maglia"
"Come?"
"No niente, signora, cerchi di capirmi è anche uno stimolo per il bambino a fare di più ed è ingiusto nei confronti di altri bambini che il 10 lo meritano davvero"
"Lei non capisce niente! Mio figlio è da 10 proprio come Francescototti Puddu! E io mi rivolgerò al ministero della pubblica istruzione, se ne pentirà"
Quando andavo a scuola io, la maestra era autorizzata non solo a mettere i voti che riteneva più opportuni, ma anche ad alzare la voce e rimproverarti se non ti comportavi bene. 
Oggi i bambini si traumatizzano facilmente e nessuno dice loro che non hanno ragione, che le ansie non devono esistere.

 Anche io da bambina avevo ansie e paure, ma son sparite perchè nessuno dava loro da mangiare.

La macchina di papà aveva gli interni in pelle.In verità  aveva gli interni in plastica radioattiva e d'estate dovevano intervenire i vigili del fuoco per scollarti da lì. 

Le macchine con gli interni in pelle erano in origine con gli interni in plastica, poi la pelle ce la lasciavi tu. 
Al mare si andava con il tavolino pieghevole, quello con le seggioline dentro, la pasta al sugo, le fettine impanate e l'anguria. Le seggioline erano capottabili, se non le piantavi bene nella sabbia ti ribaltavi all'indietro e con te volavano gnocchetti al sugo e fratello seduto di fianco, perchè ti ci aggrappavi e lo tiravi con te all'inferno. 
Dopo il pranzo erano tassative le tre ore. Oggi è stata smentita questa leggenda della digestione, ma se c'era una certezza per mia mamma, non era stessa spiaggia stesso mare, non era la canzone dei Righeira al Festivalbar, erano le 3 ore prima del bagno. 
"Mamma mi annoio, cosa faccio per tre ore?"
"Fai un buco"
"Mamma in tre ore di buco trovo le tombe etrusche"
"Se non la smetti lo fai tra 4 ore"
Allora andavo a camminare sulla sabbia con i sandaletti di plastica e la sera quando li toglievo potevo fare il sudoku sui piedi. Piedi a scacchi.
Oggi i bambini al mare son super accessoriati. Ne ho visto uno con la maglietta in tessuto tecnico, le scarpette da scoglio, la maschera da snorkeling, il coppo... mi son girata e ho detto  "Ma dove cazzo sta andando quello?".