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venerdì 9 settembre 2016

Ho appena finito di vedere la prima stagione di Stranger Things.

Anni 80, Indiana (USA); fantascienza e bambini in bicicletta. Dal primo episodio ritrovo l'atmosfera di "E.T." e di "Stand by me" e non posso far altro che pensare ai Goonies quando si parla di vera amicizia. Presto però sento che sta prendendo forma qualcosa di nuovo, una nuova sensazione, una nuova avventura. Presto rimane solo "Stranger Things".
Ottima la caratterizzazione dei personaggi e impeccabili le interpretazioni, da quella di Winona Ryder a quella della non più sconosciuta Millie Bobby Brown. Anche la storia è avvincente e perfino l'amore adolescenziale viene trattato alla perfezione.
Adoro il fatto che ci siano solo 8 episodi e che siano strutturati così bene da non avere il bisogno immediato di sapere cosa succederà una volta apparsi i titoli di coda.
Ben fatta Netflix, davvero ben fatta.



Cortomiraggi

mercoledì 7 settembre 2016

È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti. (William Shakespeare)





Risultati immagini per luna pienaDOLCE NOTTE


«Domani non sarebbero più stati soli, non sarebbero mai più stati soli, e quando lei all’improvviso ebbe un brivido, quando lui sentì, quasi contemporaneamente, una punta dell’antica angoscia ridestarsi e stringergli la gola, entrambi capirono di aver gettato nello stesso istante, senza volerlo, un ultimo sguardo sulla solitudine in cui erano vissuti fino ad allora ed entrambi si domandarono come avessero potuto sopportarla (…) Niente più camere a Manhattan. Non ce n’era più bisogno. Ormai potevano andare dovunque». Georges Simenon, “Tre camere a Manhattan”




«Esageri l’ipocrisia degli uomini. La maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio» Marguerite Yourcenar - L’Opera al Nero

«Non sono buona ad aspettare. Aspettare senza sapere è stata la più grande incapacità della mia vita. Nell’attesa ho avuto lo spazio per costruire enormi impalcature di significato, e dieci minuti dopo farle crollare, per mia stessa mano. Poi riprendere da un punto qualunque, correggere il tiro di qualche centimetro per rendere la costruzione immaginata più solida. Vederla crollare di nuovo. […] Io non so aspettare e non voglio farlo, nell’attesa i mostri prendono forma e si ingigantiscono, mangiano le ore per crescere e mangiarmi».

“Lo spazio bianco”

Irène Némirovsky, “Suite francese”

«Ma allora, cos’è che ti conforta?»
«La certezza della mia libertà interiore, » disse lui dopo aver riflettuto « questo bene prezioso, inalterabile, e che dipende solo da me perdere o conservare. La convinzione che le passioni spinte al parossismo come capita ora finiscano poi per placarsi. Che tutto ciò che ha un inizio avrà una fine. In poche parole, che le catastrofi passano e che bisogna cercare di non andarsene prima di loro, ecco tutto. Perciò prima di tutto vivere: Primum vivere. Giorno per giorno. Resistere, attendere, sperare».




La nostalgia e'un desiderio struggente fatto di dolore e angoscia...che...consuma...amalgama di pathos e delirio

In greco, «ritorno» si dice nóstos. Álgos significa «sofferenza». La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. 



La giustizia di Roma

Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni? Noodles: Sono andato a letto presto. - C'era una volta in America -