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venerdì 23 ottobre 2015

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Antonio Gramsci - 11 febbraio 1917

La lingua italiana e' duttile, generosa, morbida, seducente, disponibile, straordinariamente ricca di sfumature, forse siamo il paese con piu' partiti politici e sinonimi al mondo. Cio' detto, ogni tanto arriva una moda verbale che radica prepotente nel linguaggio e soffoca le differenti foglioline che fanno della misticanza la mia insalata preferita. Adesso e' il tempo dell'assolutamente si e no. Non lo reggo piu'! Per favore facciamo qualcosa perche' si tornino a usare "certo / certamente / sicuramente / di sicuro / ma naturalmente" e "per niente / niente affatto / neanche per sogno o idea" e chi più ne ha più ne metta.

martedì 20 ottobre 2015

lunedì 19 ottobre 2015