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martedì 24 novembre 2015

Mi lascia indifferente il concetto di felicità, ritengo più importanti la serenità e l’armonia. Il concetto di felicità presuppone che uno sia contentissimo, che se ne vada in giro ridendo, abbracciando tutti, dicendo sono felice, che meraviglia. È chiaro che anche un mal di denti gli toglierà la gioia e, quindi, la felicità. Penso che la serenità sia una cosa diversa. La serenità ha molto dell’accettazione, ma include anche un certo autoriconoscimento dei propri limiti. Vivere in armonia non significa non avere conflitti, ma poter convivere con gli stessi serenamente. José Saramago



Per conoscermi devi capire due cose: i miei silenzi e le parole che non dico.


VOLTARMI INDIETRO? E PERCHE DOVREI? SO GIA' COSA E' SUCCESSO IERI.

quanti anni ho?

Ho 5 anni quando mi dai una bella notizia e io mi metto a saltellare in giro.
Ho 10 anni quando sono spensierata e preparo la valigia per la partenza.
Ho 15 anni quando prendo il cellulare con la speranza che qualcuno mi abbia cercata, quando faccio qualcosa senza dirlo .
Ho 18 anni quando mi prendo qualche libertà perché sento di poterlo fare.
Ho 20 anni quando sono persa e quando mi sembra di aver già visto e provato tutto nella vita.
Ho 30 anni quando credo di poter cambiare il mondo da oggi a domani e poi mi accorgo che non sto facendo niente
Ho 40 anni quando sono convinta di poter fare tutto da solo.
Ho 70 anni quando mi sento sola e vorrei tutti al mio fianco.
Ho 80 anni quando gli altri mi raccontano qualche episodio e io mi accorgo di non ricordarlo.
Ho 100 anni quando raggiungo un traguardo che credevo impossibile.
Sono già morta ogni volta che qualcuno se ne va.







sabato 21 novembre 2015

Una persona che non scherza mai è pericolosa per se stessa e contagiosa per chi è vicino.

IL 21 NOVEMBRE 1694, NACQUE IL FILOSOFO, POETA E SCRITTORE “ VOLTAIRE “

Voltaire, pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778), è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese. Il nome di Voltaire è indissolubilmente legato al movimento culturale dell'Illuminismo, di cui fu uno degli animatori e degli esponenti principali, insieme a Montesquieu, Rousseau, Diderot, e d'Alembert, tutti gravitanti attorno all'ambiente dell' Encyclopédie. Le idee e le opere di Voltaire, così come quelle degli altri illuministi, hanno ispirato e influenzato molti pensatori e intellettuali della Rivoluzione americana, come Benjamin Franklin e Thomas Jefferson, e di quella francese, come Robespierre. 
Voltaire morì la sera del 30 maggio 1778, all'età di quasi 84 anni, mentre la folla parigina lo acclamava sotto il suo balcone.

BUONGIORNO


BY FRANCESCA

giovedì 19 novembre 2015

Il mio corpo è quello di una creatrice: angoli che incontrano curve, durezza che sfocia nel morbido. Sono madre, figlia, sorella, amante di me stessa. Accogliente e coraggiosa, io espando il mio cuore. Il mio corpo è la mia casa, la mia casa un santuario alla vita, confortevole, caldo e ricco di tesori. Mio è l’aroma di spezie calde catturato nel vento, mia la risata che vola attraverso la porta. Condivido me stessa soltanto con quelli che mi rispettano per come sono e proteggo me, la mia casa ed il mio tempo dagli invasori. Cerco il mio centro nel mezzo del caos, addestro alla pace i cani selvatici che mi urlano nella mente. Uso il potere per il bene più grande, lascio libera la rabbia in situazioni neutrali, senza alcun innocente sulla linea del fuoco.

Ho imparato come persistere e quando lasciare andare; sono pronta a sentire la profondità e l’ardore di tutte le emozioni svegliarsi in ogni nervo e non ho paura.
La mia bellezza e la mia forza trascendono età, tempo e forse anche questa vita.
Ogni giorno sono nuova, ancora più a casa dentro di me.
Attimo per attimo, io creo il mio mondo.

Ci sono parole e Parole. Poi c'è la complicità, che può concedersi il lusso di tacere.


«Dormivo e sognavo che la vita era gioia; mi svegliai e vidi che la vita era servizio. Volli servire e vidi che servire era gioia» (R. Tagore)


Tutte quelle creature che non riescono ad accettare la felicità degli altri sono nate con una grave malattia nel cuore.


Non temere tanto la morte; temi piuttosto lo squallore della vita... Bertolt Brecht


lunedì 16 novembre 2015

'Amazing Grace'

John Newton era un mercante di schiavi: commerciava migliaia di uomini, donne e bambini dall'Africa ai blocchi d'asta.

Nel 1748 una violenta tempesta minacciò di affondare la sua nave, lui cadde in ginocchio e pregò Dio in cerca di misericordia. Fu in quella notte che John Newton percepì l'esistenza di un Dio
Nel corso dei secoli, Amazing Grace è stata cantata da entrambi gli schieramenti in lotta durante la guerra civile americana e utilizzato come requiem dagli indiani Cherokee sul 'Sentiero delle lacrime'. I manifestanti per i diritti civili la cantavano con aria di sfida durante le marce per la libertà e in quel torrido giorno di agosto quando Martin L. King condivise il suo sogno.
Amazing Grace ha risuonato quando Nelson Mandela è stato liberato dalla prigione e quando si è sgretolato il muro di Berlino.
L'11 settembre, Amazing Grace, è stata cantata per confortare un mondo in lutto. È stata cantata dopo l'uragano Katrina facendo rivivere lo spirito di una città in rovina.
La Grazia ha il potere di trasformare, di correggere gli errori e convertire un mercante di schiavi in un uomo che combatte per la libertà.

BUON INIZIO SETTIMANA

giovedì 12 novembre 2015

Un giorno io e te dovremo discutere un poco

su questa faccenda chiamata amore. Perché onestamente non ho ancora capito di cosa si tratti. Il mio sospetto è che si tratti di un imbroglio gigantesco, inventato per tenere buona la gente. Di amore parlano i preti, i cartelloni pubblicitari, i letterati, i politici, coloro che fanno l’amore, e parlano di amore, presentandolo come il toccasana di ogni tragedia, feriscono e tradiscono e ammazzano l’anima e il corpo. Io la odio questa parola che è ovunque e in tutte le lingue. Io cerco di non usarla mai, di non chiedermi nemmeno se ciò che turba la mia mente e il mio cuore è la cosa che chiamano amore. Infatti non so se ti amo. Non penso a te in termini di amore.Devi pensare a me in termini di vita.
– O. Fallaci

lunedì 9 novembre 2015

Stamattina al bar un signore seduto mi guarda e mi dice:


"ma te sai cos’è l’amicizia?” Sto per rispondere e mi interrompe: “Lo vedi quel signore seduto laggiù? Quello è il mio migliore amico… siamo nati nel ‘39.. siamo nati e cresciuti insieme… io gli ho fatto da testimone a nozze e lui l’ha fatto a me… abbiamo comprato la terra da lavorare insieme… e tutti i giorni venivamo in questo bar e prendevamo un Bianchino e leggevamo le notizie.

Lui me le leggeva perché io non so leggere e io ascoltavo.. sempre insieme… nel ‘78 abbiamo litigato.. ce le siamo anche date… e da quel giorno non ci siamo più parlati.. neanche un ciao… beh.. ti dirò.. dal ’78, nonostante tutto, ogni giorno veniamo qui sempre alla stessa ora… ogni giorno ci vediamo.. non ci salutiamo.. e ci sediamo in due tavolini differenti.. entrambi prendiamo un Bianchino.. tutti i giorni prende il giornale e legge le notizie ad alta voce… la gente pensa che sia matto.. ma lo fa per me.. dal ‘78…
Buonanotte sognatori

10 cose che mi hanno cambiato dopo la morte dei miei genitori


Non credo che esista qualcosa in grado di prepararti alla perdita di un genitore. Da quasi adulto, è una prova ancora più dura perché a questo punto della tua vita vedi i tuoi come degli amici. La loro saggezza ormai è parte di te e sai che tutto le cose che, da adolescente, ti facevano alzare gli occhi al cielo, erano fatte per amore e forse ti hanno anche salvato la vita in un paio di occasioni.
Mia madre era l’unica persona che riusciva a vedere dentro l' anima e sapeva come spronarmi nel modo giusto. Mi ha insegnato cosa significano umanità, empatia e generosità. Mio padre era il “sarcastico realista” di casa ed una delle persone più indulgenti ed intelligenti che io abbia mai conosciuto. Se volevi sapere come stavano davvero le cose, senza altre cazzate, dovevi rivolgerti a lui.
Il lutto fa il suo corso ed attraversa diverse fasi, ma il fatto che questo dolore non sparisca mai completamente mi ha colto impreparata.
1. Il mio telefono non è mai a più di 30 centimetri da me quando sono a letto
2. A volte, ripensare alla morte dei miei mi faceva stare male fisicamente. È successo per circa sei mesi dopo la loro scomparsa. Vomitavo, nel vero senso della parola.
3. La loro morte ha messo a dura prova il resto della famiglia. Ho fatto del mio meglio per onorare la loro volontà, passando spesso per la”cattiva” della situazione. Il peso di quella responsabilità era enorme, ma ho capito perché ero stata scelta. Mi ha resa una persona più forte e per questo sono grata ai miei genitori.
4. Sono incazzata perché nessuno si potrà godere quei nonni. 
5. Non scambierei il tempo trascorso con loro con niente al mondo, ma mi capita di pensare che sarebbe stato più facile se fossero morti quando ero ancor più giovane. Avrei meno ricordi.
6. Non lamentatevi dei vostri genitori con me. Otterrete soltanto una ramanzina sull’importanza della gratitudine e della riconoscenza.  Quindi chiudete il becco. Fatevi un’idea di quanto sia fugace la vita.
7. È come essere vedova, un altro “club” di cui non vorresti mai far parte. Dove devo firmare per rinunciare a questa iscrizione indesiderata?
8. Gli altri membri del club sono le sole persone che possono davvero comprendere cosa ti è successo. Lo capiscono e basta, non c’è altro modo di spiegarlo.
9. La vita va avanti, ma anche dopo anni ti capiterà di scoppiare a piangere come se fosse successo ieri.
10. Ti capiterà di vedere i tuoi amici in compagnia dei genitori e di provare invidia. Sarai invidioso del loro pranzo fuori, insieme. Ti arrabbierai perché i tuoi non sono lì ad organizzare le tue feste. I grandi eventi della vita non saranno più gli stessi.

Adesso, dopo più di dieci anni, mi capita ancora di cercare con lo sguardo quando succede qualcosa di bello. Poi mi ricordo… non posso 
.La loro morte mi ha cambiata per sempre, ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. In un certo senso mi ha resa migliore. Sono sempre molto attenta ai ricordi che possono influenzare  ed al ruolo che avrò nella vita di qualcuno finché ci sarò. Le persone che ci sono vicine meritano di sapere quanto le amiamo. Quando non ci sarò più gli insegnamenti di oggi saranno la mia eredità.

giovedì 5 novembre 2015

Dai alle persone quello che meritano, non ciò che vogliono.


IL CUORE HA LE SUE RAGIONI, CHE LA RAGIONE NON CONOSCE. - Blaise Pascal -


BUONGIORNO

"Vedi, mi sento come una persona che non ha niente da dimostrare a nessuno; che non ha strategie o tattiche o piani d’azione perché, in realtà, non mi interessa mostrarmi per quello che non sono . So di essere  una persona divertente, di cui è piacevole la compagnia. Ma  voglio che lo scoprano gli altri. E d’altra parte io potrò legarmi, in futuro, solo a quella persona che - senza che io faccia alcunché - capirà chi io sia dietro questa facciata scostante. Per ora non mi va di essere divertente per il semplice fatto che non mi sento così. Non voglio sedurre nessuno.  Se permetti, aspetto che siano gli altri a sedurre me.”

mercoledì 4 novembre 2015

'' Quanti anni hai''? '' Ho l'eta' di una donna che si sente ancora un po' bambina...troppo 'grande' per tornare indietro...e ancora troppo piccola per smettere di sognare''.


Intervento del grande attore Gary Oldman al "Jimmy Kimmel Live!", nel quale invita gli atleti professionisti ad astenersi dall'improvvisarsi attori.

https://www.youtube.com/watch?v=AVL-YKgOLMI&feature=youtu.be

Gian Lorenzo Bernini

                                                              Secondo le fonti, lo scultore passava intere giornate a misurare, studiare e ritrarre quanto di eccellente era contenuto nelle Stanze Vaticane. Quei capolavori saranno per lo scultore fonte di ispirazione, ma mai ritrarrà quelle forme in modo stanco e ripetitivo. I marmi scolpiti dal grande maestro si caratterizzano per un intenso studio psicologico. I suoi personaggi sono in grado di parlare, urlare, gioire, soffrire e di instaurare con lo spettatore un livello di comunicazione mai  raggiunto prima.
http://restaurars.altervista.org/bernini-scultore-del-profondo/


Imparate dalle foglie l'eleganza, anche quando si cade. Buongiorno