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venerdì 8 marzo 2019

Ho soltanto capito che se non aspetti nulla dagli altri soffri di meno.

Auguri alle donne- mamme di tutto il mondo


festa della donna? Festa per cosa? Siamo sempre noi ad essere comprensive, magicamente maestre nel risolvere problemi familiari, fantastiche nel comprendere le esigenze del compagno, fidanzato o marito di turno. I nostri desideri nel dire ci sono anche io sono tutt'ora azzerati,tranne rare eccezioni. Cosa festeggiate imbecilli? Festeggiate la liberta' di scopare chiunque? quel diritto /dovere era appannaggio anche delle donne dell'epoca della pietra, idiote! Continuano ad essere quasi impuniti gli sturpri, continuano ad essere legali le escissioni dei genitali esterni, continuano ad essere accettati i matrimoni di bimbe con uomini adulti. Siete una massa di represse ,sessualmente e cerebralmente incapaci di vivere senza cazzo , questa e' la verita'. Siete sottomesse a vita. non festeggiate la vostra schiavitu' intelletuale, e poi il giorno dopo correte a ricostruirvi il guardaroba, i capelli, farvi selfie per dimostrare che piacete ancora. Il mercato dovrebbe essere chiuso.

Andate affanculo e buona giornata

martedì 5 marzo 2019

Rape Day, il videogioco che inneggia allo stupro su Steam. Obiettivo del gioco: molestare, stuprare e uccidere le donne

Steam, lo store di giochi digitali per PC, è di nuovo nellʼocchio del ciclone dopo il caso del "simulatore di stragi scolastiche".

Una piattaforma che davvero mi fa schifo.


In questi giorni, infatti, è stato scovato Rape Day, gioco che nei panni di un uomo permette di molestarestuprare e uccidere donne durante lo svolgimento della storia. Un obbrobrio inammissibile che è stato rimosso solo dopo intere settimane di presenza sullo store con un'uscita fissata per aprile 2019.

Una "visual novel", ovvero romanzo interattivo a base di immagini e testo, incentrata su oltre 500 immagini e più di 7000 parole che includono "violenza, violenza sessuale, sesso non consensuale, linguaggio osceno, necrofilia e incesto".


Inutile dire che una creazione del genere non dovrebbe trovare nemmeno un attimo di visibilità sullo store per videogiochi PC più famoso e diffuso.

Per questo la community, inondando di messaggi la pagina del gioco ora cancellata, si è chiesta: è solo colpa degli indifendibili sviluppatori o anche della poca (e recidiv
a) attenzione del distributore?

Ho il cuore troppo grande, incapace di intrattenere persone troppo piccole.

Si cambia di colpo o non si cambia più. Arriva il giorno perfetto in cui se hai coraggio ti ritrovi a cambiar pelle ,buttando tutti gli strati morti di una vita.

domenica 3 marzo 2019

Non rinnego le parentesi vissute con le persone sbagliate, concedo loro il merito di aver indossato le maschere giuste.

Il vero RAZZISMO: cartoline dal Sudafrica, la mattanza dei bianchi


Il sito Farmitracker, curato da Adriana Stuijt è un ricco archivio dei casi documentati e verificati dal 2012 ad oggi. L’immagine che ho scelto è già spaventosa ma nulla in confronto a quelle che ho avuto il coraggio di cercare dei cadaveri delle vittime, tutte massacrate in quello che dovrebbe essere il più sicuro dei rifugi, la propria casa. Uomini impiccati allo scaldabagno, fatti a pezzi, donne stuprate, sventrate ed impalate, bambini bruciati, volti irriconoscibili perché ridotti a maschere di sangue da una furia che di solito si riserva ai dittatori nei piazzali Loreto quando i popoli sono lasciati liberi per una volta di sfogarsi nel carnevale della vendetta. Vecchi inermi sopravvissuti ma segnati per ciò che resta loro da vivere dalla violenza. Un orrore da film horror che è invece spaventosa realtà.
In Sudafrica gli agricoltori bianchi hanno il doppio di probabilità di venire assassinati dei poliziotti e considerando che i poliziotti sudafricani conducono una vita particolarmente pericolosa.
Il fenomeno degli assalti alle fattorie è in preoccupante aumento dal 2011 e, come si evince dai dati forniti dall’Afriforum Research Institutenel 2015 si è avuto il picco di 318 casi, con 94 vittime registrate tra fattori, famigliari e lavoratori.
Dal 1° gennaio al 12 marzo di quest’anno vi sono già stati 64 assalti con 17 morti. Le ultime vittime segnalate dalle cronache sono i quattro componenti della famiglia Meyer, compresa Kayla, 9 anni, uccisa a bastonate, massacrati nella loro fattoria a Randfontainqualche giorno fa.
Nel corso della petizione presentata al Parlamento Europeo il 5 marzo dell’anno scorso, Henk van de Graaf, dirigente del sindacato agricolo del Transvaal ha fornito le cifre della strage degli agricoltori in Sudafrica. Dal 1990 il numero dei morti ammonta a 1.762 (cifra aggiornata al 1/3/2015 (fonte), uccisi nel corso di 3465 assalti alle proprie fattorie.
Il 13 dicembre 2015 il criminologo Rudolph Zinn ha stilato un vademecum ad uso degli agricoltori bianchi che negli ultimi tempi vengono attaccati sempre più frequentemente nella regione del Lowveld da bande di neri armati. Il documento si basa su una ricerca condotta attraverso 30 interviste formate da un questionario di 116 domande poste in carcere ad un campione di criminali responsabili di questi delitti.
Una delle scoperte più importanti è stata il fatto che queste milizie armate, prima di attaccare, si procurano le informazioni circa l’esistenza in casa di oggetti di valore da basisti che lavorano nelle fattorie. Essi si spostano dalla città in campagna per interrogare il personale delle fattorie sulle abitudini e sulle ricchezze possedute dagli agricoltori. Una volta ottenute le informazioni sufficienti non esitano ad attaccare e a quel punto sono anche in grado di disabilitare i più sofisticati sistemi elettronici di sicurezza.
Kayla Meyer,uccisa a 9 anni

Queste bande armate sono ben organizzate e sanno perfettamente il fatto loro quando invadono una fattoria aggredendo le famiglie bianche (generalmente afrikaaner) che le abitano. Se per i semplici furti si tratta di un gruppo di quattro persone che agisce quando gli abitanti della casa sono fuori, per esempio a messa, quando si decide di colpire anche gli occupanti delle case il gruppo può essere composto anche da otto individui armati pesantemente, preferibilmente con pistole, coltelli e machete. Intervistando alcuni di loro in carcere, Zinn ha appreso che una delle tecniche è quella di sparare subito all’uomo di casa per far capire agli altri abitanti che le intenzioni degli aggressori sono serie.
Anche se solamente il 4% delle migliaia di aggressori coinvolti finisce in carcere, tra coloro che furono intervistati il 67% risultò aver attaccato con inaudita ferocia le sue vittime: il 30% commettendo omicidio, il 13% stupro, il 3% tentato stupro e il 13% praticando atti di tortura.

Non mi faccio piu' carico di niente, se non di ciò che mi riguarda personalmente o mi tocca da vicino.Non è egoismo il mio ma ho dovuto purtroppo adattarmi ad un mondo dove ognuno tira l"acqua al suo mulino. Io di acqua ne ho sprecata molta e il mio mulino quasi sempre è rimasto a secco. Oggi gira che è una meraviglia ma ha acqua solo per me e per pochi prescelti.

Sono un regalo per chi mi ama , un incubo per chi mi odia.

buona Domenica