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domenica 21 agosto 2016

Una tomba per le lucciole. Perchè devi assolutamente vederlo.




Capolavoro del cinema d'animazione,diretto dal maestro Isao Takahada,cofondatore dello Studio Ghibli. Edito nelle sale giapponesi nel 1988,questa pellicola è uno sconvolgente quanto tragicamente vero spaccato sulla vita durante il secondo conflitto mondiale in stile fortemente neorealista.
Un film struggente, doloroso, a volte quasi insopportabile ma allo stesso tempo vero,onesto e poetico come pochi altri. 
 La disperazione, la paura della morte e della fame annullano ogni capacità cognitiva e, per alcuni, neanche l'amore per i propri cari fa differenza. 
Sebbene il film cominci mostrando la morte del protagonista sarebbe sbagliato e superficiale affermare che La tomba delle lucciole ci voglia mostrare soltanto la morte causata dalla guerra, è qualcosa di più: un monito.
Questo film è una perfetta immagine della vita e dell'animo umano,di come essi vengano storpiati e snaturati dal conflitto,dell'individualità dell'uomo,della sua indifferenza di fronte alle difficoltà dei più deboli,di come ogni individuo tenti di sopravvivere. Pertanto la morte può essere indicata solo come una conseguenza;l'inevitabile conclusione di un sentiero che la guerra obbliga a percorrere.
Nel caso specifico de La tomba delle lucciole sarà ilquattordicenne Seita,costretto dai bombardamenti su Kōbe, ad imboccare il sentiero del dolore, della fame e della morte. Sentiero che lo porterà a doversi prendere cura della sorellina Setsuko di appena quattro anni e a fuggire da Kōbe in cerca di un luogo in cui proteggersi dai bombardamenti.



  Il film è uscito per la prima volta al cinema in Italia solo  il 10 e 11 novembre 2015. Vergognosamente poco a dir la verità, ma ormai siamo tristemente famosi per il rarissimo  riconoscimento dei contenuti importanti , soprattutto per la fascia di intrattenimento dedicata ai ragazzi. 
Ma questa forse non e' una pellicola adatta nè ai ragazzi, nè agli adulti snaturati e distorti da quest'epoca,  alla stessa stregua di come si è eviscerati da una guerra di tutti i nostri migliori sentimenti e della nostra sensibilità.
 Un consiglio: armatevi di fazzolettini.
vvb francesca