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martedì 26 febbraio 2019

Vittimismo cronico : persone che vivono nella "modalità lamentosa"

Alcune persone vivono in modalità "vittimizzazione cronica", cioè si vedono costantemente come vittime di tutto ciò che la vita mette sulla loro strada.
Consciamente o inconsciamente sono costantemente alla ricerca di sensi di colpa per i loro atteggiamenti negativi, al fine di liberarsi da ogni responsabilità.

Per queste persone tutto ciò che va storto nelle loro vite è correlato ad un altra persona, e non è mai colpa loro.
Vedono la realtà in modo distorto, dove subiscono solo le conseguenze degli di coloro che li circondano.
Vedono i rimpianti ed i rimproveri come una cosa positiva perchè rinforza il loro ruolo di vittime e gli fa guadagnare attenzione e considerazione.
Non credono che ci sia qualcosa di sbagliato nel loro comportamento, al contrario l'errore è dell'altro .

Per questo usano alcune strategie per far funzionare i loro piani.
1 La retorica vittimista
2 Vittimismo in lontananza : usano spesso le parole per schivare le responsabilità.  Invalidano gli argomenti delle persone che stanno per smascherarli. Manipolano i fatti per creare un ambiente di tensione e confusione. per es. " Ora mi stai incolpando? Non posso nemmeno parlarti perchè non ascolti la ragione". "Mi vuoi costringere a pensare o a fare qualcosa contro la mia volonta?" .Ecc..
Quando una persona non vuole assumersi la responsabilità degli errori che compie dice cose del tipo. "Guarda quanto faccio per te ed è cosi che mi ripaghi".

La prima cosa che dobbiamo fare e' riconoscere che abbiamo a che fare con una persona che vorrebbe dirigere i nostri atteggiamenti. La seconda è chiarire che non abbiamo tempo per comportamenti tossici e sclerotizzanti di una vita,la tua , che va vissuta nel pieno delle tue capacità "respiratorie".


C'è chi ama le cose dopo che le ha perse.



La bellezza può essere pericolosa, ma l'intelligenza è letale.

Buongiorno

lunedì 25 febbraio 2019

Mi piacciono quelle persone che sanno sempre tutto. Non devi spiegargli nemmeno perché le eviti.



Ritorna la musica d'autore

"La musica che non c'è" di Mauro Maglio

Distratti dai mille volti dello spettacolo e dall’affannosa ricerca del “nuovo”, spesso si dimentica che la vera musica, la bella canzone, l'arte di incastrare parole e note "non ha tempo, non ha stile, non ha voce”, “passa sempre dentro un brivido veloce”, “si nasconde tra le pieghe della mente e rimane lì per sempre”.
Ascoltatela ,ne vale davvero la pena
la musica che non c'è
 bravo Mauro

domenica 24 febbraio 2019

24 FEBBRAIO 2003: MUORE ALBERTO SORDI.

Romano di Trastevere Alberto Sordi è stato uno dei più grandi interpreti del nostro cinema. Amato dal pubblico di ogni età è stato il simbolo cinematografico dell'italiano medio. Con il suo sorriso sornione e vagamente beffardo ha caratterizzato anni di storia del nostro paese dalla 2^ guerra mondiale al boom economico, dagli anni di piombo fino a Tangentopoli, cogliendo sempre con grande lucidità i cambiamenti sociali e trasformandoli in caricature ironiche e irriverenti.