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venerdì 19 ottobre 2018

Quelli che mi odiano e quelli che mi amano hanno una cosa in comune: mi pensano!

La forza di gravità degli abissi

Oggi l’obiezione di coscienza in Canada è appesa a un filo: in una società che considera l’uccisione una risposta alla sofferenza umana e la soppressione di un paziente un atto compassionevole e misericordioso, chiunque si rifiuti di farlo è diventato il nuovo peccatore.
Accettato l’omicidio del malato terminale, il passo verso quello del matto, del disabile e perfino del bambino è brevissimo, arginare ai morenti la lista di attesa è praticamente impossibile.
È un film già visto in Belgio, dove un bambino di 11 anni con la fibrosi cistica ha appena ricevuto l’eutanasia, e in Olanda, dove «i medici hanno eliminato i malati che lo chiedevano, i disabili che lo chiedevano e, da ultimi, i nuovi nati che non lo hanno mai chiesto», raccontava a Tempi Wesley Smith, intellettuale libertario americano, autore di decine di saggi sulla “morte pacifica” e fra i testimoni in Florida del diritto alla vita di Terri Schiavo.
«Se si apre a questa cultura non c’è più modo di fermarsi. Quando iniziarono a uccidere i pazienti depressi ma non fisicamente malati dissero che solo i coscienti con un desiderio “razionale” di morire ne avrebbero “beneficiato”. Poi, quando iniziarono a uccidere i disabili, come i malati di Alzheimer, cantarono sommessamente: solo i pazienti che lo avrebbero chiesto. Poi sono passati ai bambini. Anche senza il consenso dei genitori. È l’implacabile forza di gravità degli abissi».Fonte: Tempi



Che l’amore per gli altri non abbia bisogno di ricevere nulla in cambio è un’invenzione dei remissivi: se dai, devi ricevere. È la normalità.

La reciprocità è fondamentale poiché in sua assenza è una sola persona a perderci, ma in sua presenza vincono entrambe.
Nel momento in cui non si trova un equilibrio nel meccanismo del dare e ricevere, soprattutto a livello emotivo, si verifica un deficit che porta a far infrangere i “lacci” che mantengono unite le persone. Il potere della reciprocità risiede nell’amare e nel sentirsi amati affinché i legami resistano.
Quello che mi piace dell’aiuto reciproco e disinteressato tra due persone è l’incertezza di non sapere, alla fine, chi ha avuto la fortuna di conoscere chi o la sfortuna.