Benvenuti
sabato 23 gennaio 2016
buonanotte a chi cerca rifugio in un abbraccio e non se ne vergogna.Buonanotte alla solitudine che genera altra solitudine. A chi pensa di star bene, ma in realtà gli manca tutto. A chi mancano persino i gesti più semplici. Buonanotte a chi è alla ricerca di un Cuore da abbracciare. A chi vorrebbe un Bacio.
IL CRISTO VELATO
Nella cappella di San Severo
Costruita già nel 1590 per ospitare le tombe della famiglia fu del tutto restaurata nel corso del '700 dal Principe Raimondo de Sangro.
Costruita già nel 1590 per ospitare le tombe della famiglia fu del tutto restaurata nel corso del '700 dal Principe Raimondo de Sangro.
E' certo l'opera più bella e nel contempo più misteriosa… in quanto è considerata uno dei massimi capolavori dell'arte mondiale e basterebbe da sola a giustificare una visita…
Il grande Canova, quando la vide, ne rimase così entusiasta che era pronto a spender qualunque cifra per poterla acquistare… e studiare… ed affermò che avrebbe dato 10 o 20 anni di vita per poter dire d'esserne stato lui l'autore.
l motivo di tanta stupefacente bellezza?
E' soprattutto la presenza di un velo di marmo che lascia incredibilmente visibile sia il corpo sottostante che le ferite ed i buchi fatti dai chiodi sul corpo di Gesù.
Molto si è scritto su quest'opera ma, se sono davvero quelle le clausole del contratto d'opera ritrovate nel'Archivio Notarile di Napoli tra il Principe ed il Sammartino (che potremo leggere nelle note in calce), allora appare indubitalmente certo che il “velo trasparente di marmo” fu certamente un composto alchemico fornito dal Principe allo scultore.
Ma cosa voleva dirci il Principe volendo realizzare quest'opera?
Potrebbe aver avuto lo scopo di dimostrare la possibilità di una felice unione tra arte ed alchimia, richiamare l'attenzione sulla Sindone quale simbolo esoterico di perfezione… ma, a mio parere, essa forse vuol soprattutto evidenziare la grandezza della potenza (in tutti i sensi) di un Principe capace di far realizzare un'opera davvero mitica ed unica al mondo.
NOTE
Tra le virgolette ecco degli estratti dalle clausole del contratto per la realizzazione del Cristo Velato rinvenute in alcuni siti in cui si afferma che siano state ritrovate nell'Archivio Notarile di Napoli ma delle quali non sono in grado di confermare l'autenticità:
– Lo scultore s'impegna a realizzare una ” statua raffigurante Nostro Signore Morto al Naturale da porre situata nella cappella Gentilizia del Principe, un Cristo Velato steso sopra un materasso che sta sopra un panneggio e appoggia la testa su due cuscini, apprè del medesimo vi stanno scolpiti una Corona di spine tre chiodi e una tenaglia”.
Il Principe s'impegna a fornire il marmo ed a realizzare una “Sindone, una tela tessuta la quale dovrà essere depositata sovra la scultura,
dopo che il Principe l'haverà lavorata secondo sua propria creazione e cioè una deposizione di strato minutioso di marmo composito in grana finissima sovrapposta al telo; Il quale strato di marmo da usa idea, farà apparire per la sua finezza il sembiante di Nostro Signore dinotante come fosse scolpito di tutto con la statua”.
Lo scultore avrebbe però dovuto mantenere il segreto sulla “maniera escogitata dal Principe per la Sindone ricovrente la statua” e però l'opera sarebbe stata attribuita solo allo scultore.
dopo che il Principe l'haverà lavorata secondo sua propria creazione e cioè una deposizione di strato minutioso di marmo composito in grana finissima sovrapposta al telo; Il quale strato di marmo da usa idea, farà apparire per la sua finezza il sembiante di Nostro Signore dinotante come fosse scolpito di tutto con la statua”.
Lo scultore avrebbe però dovuto mantenere il segreto sulla “maniera escogitata dal Principe per la Sindone ricovrente la statua” e però l'opera sarebbe stata attribuita solo allo scultore.
Gasparri trova l'IS sulla cartina e fa bombardare la provincia di Isernia.
faccio finta di non aver letto!
"Nell'uomo l'arte della simulazione tocca il suo culmine: qui l'ingannare, l'adulare, il mentire, e il fingere, lo sparlare dietro le spalle, il rappresentare, il vivere in una magnificenza d'accatto, il mascherarsi, le convenzioni che servono a nascondere, il recitare una parte dinanzi agli altri e a se stessi: in una parola l'incessante svolazzare intorno a quella fiamma che è la vanità, tutto ciò così spesso è la regola e la legge, che niente è più inconcepibile del fatto che tra gli uomini possa emergere un impulso onesto e puro verso la verità. Essi sono profondamente immersi in sogni e illusioni, il loro occhio scivola soltanto sulla superficie delle cose e non vede che "forme", in nessun modo la loro sensibilità conduce al vero, bastandole di ricevere stimoli ossia di giocare un gioco tattile sul dorso delle cose." (Friedrich Nietzsche - Verità e Menzogna)
venerdì 22 gennaio 2016
Perchè a volte ci vuole il CORAGGIO di essere davvero FELICI,di raccogliere un momento ordinario e trasformarlo in epico. Ci vuol coraggio a ridere di gusto di fronte a questa vita, ci vuole forza per scartare il negativo e portar dentro solo il meglio, conservare solo l’essenza della gioia. […] E quel coraggio ce l’abbiamo dentro, è tutta una questione di SCELTA! [Anton Vanligt, Mai troppo folle]
quanti anni ho? Ho 5 anni quando mi dai una bella notizia e io mi metto a saltellare in giro. Ho 10 anni quando sono spensierata e preparo la valigia per la partenza. Ho 15 anni quando prendo il cellulare con la speranza che qualcuno mi abbia cercata, quando faccio qualcosa senza dirlo. Ho 18 anni quando mi prendo qualche libertà perché sento di poterlo fare. Ho 20 anni quando sono persa e quando mi sembra di aver già visto e provato tutto nella vita. Ho 30 anni quando credo di poter cambiare il mondo da oggi a domani e poi mi accorgo che non sto facendo niente Ho 40 anni quando sono convinta di poter fare tutto da solo. Ho 70 anni quando mi sento sola e vorrei tutti al mio fianco. Ho 80 anni quando gli altri mi raccontano qualche episodio e io mi accorgo di non ricordarlo. Ho 100 anni quando raggiungo un traguardo che credevo impossibile. Sono già morta ogni volta che qualcuno se ne va.
Ho imparato a riconoscere chi c’è e chi non c’è,a fare da sola, a essere forte, ad avere una soluzione per ogni problema, o almeno fingere di averla. Ho imparato a contenere, a disarmare, a costruire e a smontare. Ho imparato ad avere certezze per poterle raccontare e a camminare sul filo a occhi chiusi, sorridendo. Ho conosciuto l’ansia e la paura e non mi hanno più abbandonata, ho conosciuto la felicità e il terrore di perderla, ho conosciuto la vertigine dell’eternità che dà un senso agli anni che passano . Se sono cambiata? Cambiare è un verbo piccolo per me.
giovedì 21 gennaio 2016
mercoledì 20 gennaio 2016
lunedì 18 gennaio 2016
Amo le persone imperfette. Non sopporto quelle che vogliono apparire perfette, perché le trovo artefatte ed insipide. Amo le persone imperfette, insicure e fragili. Con i loro difetti, i loro errori , le loro cicatrici nell’anima, perché hanno sofferto e conoscono le asperità della vita. E sanno ascoltare e comprendere gli altri. Talvolta sono difficili ma sono sempre vere e sincere, le persone imperfette. (Agostino Degas)
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